Volare sopra l’Italia nelle ultime settimane è stato più complicato del solito, non solo a causa delle frequenti piogge nel Nord, ma anche per un significativo aumento delle turbolenze in alta quota. Dal 1 gennaio al 22 maggio 2024, le turbolenze sono state più intense rispetto allo stesso periodo del 2023 e del 2022, con picchi rilevanti a marzo e maggio. Questi dati emergono dalle analisi di Turbli, un sito specializzato nel monitoraggio delle perturbazioni aeree. Le turbolenze, sebbene generalmente classificate come “leggere” durante questo periodo, hanno visto un incremento significativo di episodi “moderati” e alcuni picchi “forti”, specialmente a maggio, tra i 7.200 e i 12.500 metri di altitudine. Questa altitudine è critica poiché include i voli nella fase di crociera, il momento in cui gli aerei sono più stabili e i passeggeri meno preparati per eventuali movimenti bruschi.
La valutazione delle turbolenze si basa sull’”Edr” (tasso di dissipazione vorticosa), un indicatore dell’intensità delle turbolenze in un’area specifica. La scala Edr classifica le turbolenze in quattro categorie:
Un esempio recente di turbolenza grave ha coinvolto un volo Singapore Airlines, che ha subito turbolenze intense con conseguenze tragiche: una persona è deceduta (presumibilmente per infarto) e altre 85 sono rimaste ferite, di cui 20 ricoverate in terapia intensiva. L’aereo ha subito pochi danni strutturali interni ma è ancora fermo a Bangkok, dove è atterrato in emergenza. Questo incidente sottolinea la necessità di una maggiore attenzione e preparazione da parte delle compagnie aeree e dei passeggeri.
In Italia, ad aprile 2024, il 95,9% delle turbolenze è stato classificato come “leggero”, il 4,09% come “moderato” e lo 0,01% come “grave”. Questi dati sono stati raccolti dalla piattaforma Turbli, che ha analizzato oltre 150.000 collegamenti. Nonostante la maggior parte delle turbolenze sia stata leggera, l’aumento dei casi moderati e gravi è preoccupante. Nel 2023, due rotte da/per l’Italia sono state inserite nella top ten delle rotte più turbolente al mondo. La rotta Milano Malpensa-Ginevra si è posizionata al quinto posto, mentre la rotta Malpensa-Zurigo è al decimo. Queste statistiche evidenziano la necessità di migliorare il monitoraggio e la gestione delle turbolenze per garantire la sicurezza dei passeggeri.
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