Una guida alpina altoatesina è morta precipitando da una parete della Tofana di Rozes, a Cortina, che stava scalando in solitaria e in ”free”, cioè senza corde. L’incidente è avvenuto sullo spigolo Dimai. Il corpo è stato recuperato stamane dal soccorso alpino, dopo l’allarme ieri sera dai familiari. La vittima aveva 62 anni, di Villabassa (Bolzano) era una guida molto nota. L’allarme è scattato ieri sera; la moglie, preoccupata perché non aveva ricevuto sue notizie, ha contattato un amico che a sua volta ha fatto partire la segnalazione al Soccorso Alpino.
Il corpo della guida alpina
Ritrovato il suo furgone parcheggiato al Rifugio Dibona, con il cellulare rimasto all’interno. Un elicottero del Suem di Pieve di Cadore, mentre si preparavano una squadra del Soccorso di Cortina ed una dela Guardia di Finanza, ha effettuato una ricognizione sul Primo e Terzo Spigolo della Tofana di Rozes, senza esito. L’eliambulanza ha poi tentato lungo la Via Eötvös – Dimai e qui ha individuato il corpo. Essendo ormai buio, l’elicottero è tornato in volo stamattina, con un tecnico del Soccorso Alpino di Cortina ed uno della Guardia di Finanza. La salma si trovava in un punto del percorso alpinistico tra il Piccolo Anfiteatro e la Traversata. E’ stata quindi recuperata, con il verricello, e trasportata a valle.
Pochi giorni fa era con Oliver Stone
Era una guida alpina molto conosciuta ed apprezzata in Alto Adige. La sua famiglia, originaria di Bressanone, ha un forte legame con la montagna e con il Cai. Da qualche anno Zanesco si era trasferito in val Badia per motivi professionali. Solo pochi giorni fa aveva accompagnato in montagna Oliver Stone. Il regista americano e sua moglie Chong volevano infatti documentarsi sui combattimenti sulle Dolomiti durante la Prima Guerra Mondiale. Per questo motivo aveva portato la coppia sul Lagazuoi. “Sono una guida alpina da molti anni. In tutti questi anni ho scalato con molti principianti, scalatori avanzati e alcuni alpinisti davvero famosi. Avrei molte storie da raccontare, ma è meglio scalare di più e parlare di meno”. Con queste parole il 62enne si presentava sul suo sito enrosadira.eu.
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