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Va a segnare il percorso di scalata, precipita per 20 metri e muore sul colpo

Precipita da almeno una ventina di metri e muore mentre eseguiva la chiodatura, cioè attrezzava un percorso di montagna con chiodi, per una nuova via di arrampicata. E’ accaduto sulla falesia Balza della Penna a Piobbico (Pesaro Urbino). La vittima è un esperto scalatore di circa 50 anni. Nella notte si sono concluse le operazioni di recupero del corpo senza vita da parte del Soccorso Alpino e speleologico. Non avendo sue notizie dal primo pomeriggio ieri la fidanzata aveva allertato la vasta cerchia delle conoscenze nel settore dell’arrampicata che l’uomo poteva vantare. Dopo numerosi tentativi di contatto telefonico andati a vuoto.

Le ricerche e il recupero del corpo

Dopo la segnalazione alcuni amici del climber si erano precipitati in zona per capire cosa fosse successo. Purtroppo, con il calare della sera, non erano riusciti a mettersi in contatto né a individuare lo scalatore ed era stata attivata la macchina dei soccorsi. La stazione del Soccorso Alpino e Speleologico di Pesaro/Urbino, con otto operatori, si è portata sul posto per poi salire sul luogo del sospetto incidente. La vittima è stata trovata da due suoi amici alla base della parete che stava attrezzando mentre nel frattempo stavano arrivavano i soccorritori. Una volta ricevuto il permesso dell’autorità giudiziaria, la salma è stata composta e trasportata a valle per tutte le procedure del caso. Presenti sul posto anche i vigili del Fuoco e i carabinieri. Il Soccorso alpino e speleologico delle Marche esprime le “più sentite condoglianze a familiari, fidanzata e amici”.

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