Piccolo episodio di grande, grande, grande stupidità davanti ad una scuola media di Roma, via Col di Lana per l’esattezza. In giro e al lavoro c’è qualcuno che, abbigliato da mascotte di un fast-food, distribuisce kit promozionali del locale. Forse lo sa cosa c’è in quei kit, o forse no. In entrambi i casi (difficile dire quale sia l’opzione peggiore) la consapevolezza di quel che fa è assente, totalmente assente nell’agire della mascotte. Che poi mascotte è solo la maschera, maschera e costume che dovrebbero essere mossi, guidati e governati da umano cervello. E cervello umano ci sarà certo stato, ma chissà, davvero chissà cosa diceva quel cervello a se stesso. Se pur quel se stesso e il suo cervello si parlavano.
Tutti o quasi a guardare il preservativo, forse l’unica cosa che nn fosse completamente folle piazzare in quel kit. Invasivo, urticante, a suo modo violento e brusco da graffiare mettere in mano preservativi a ragazzi e ragazze delle medie che escono da scuola. E anche, se si vuole, di cattivo gusto. Spetta ai genitori. Non nascondere che i preservativi esistono e servono, spetta ai genitori mettere a disposizione, in tasca se si vuole, preservativi ai ragazzi. Undici, dodici anni forse presto ma tredici o quattordici già più non tano presto. Ma non del tutto incongruo il preservativo nel kit omaggio promozionale: volgare, invasivo, violento ma non del tutto scandaloso. Non quanto lo sono invece i fiammiferi e le cartine. Ognun sa che le cartine non alludono e rimandano solo e principalmente ad arrotolarci dentro, a rollare tabacco. E i fiammiferi sono comunque ammiccare al fumo, fosse anche solo di tabacco.
Ma chi ha pensato, poi confezionato e chi ha distribuito quel kit promozionale davanti ad una scuola media neanche alla lontana ammiccava ad attività di spaccio e neanche alla lontana voleva promuovere pre e dopo scuola all’insegna di pre adolescenziale sesso. La piccola storia romana è la miliardesima di migliaia e migliaia e migliaia di piccole, ricorrenti, pervasive dimostrazioni di come la stupidità sia una delle forze maggiori e più potenti che permeano di sé il mondo degli umani. U fast-food che per promuovere se stesso manda a distribuire kit con preservativi, fiammiferi e cartine davanti ad una scuola media. Che gli dice il cervello al promoter del fast-food? Non gli parla? Magari così fosse, magari gli dice che è stata una botta di ingegno per farsi pubblicità. Quindi, nel nostro piccolo, il nome del fast-food non lo scriviamo.
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