Da oggi scatta l’obbligo di esporre i cartelloni con i prezzi medi di benzina e diesel. Da oggi quindi i gestori delle stazioni di servizio dovranno mettere ben in vista non solo i costi del proprio impianto ma anche quelli medi nazionali, per favorire il confronto da parte degli automobilisti. Una misura voluta dal governo nel decreto benzina di inizio anno, ma fortemente contrastata dagli addetti del settore che per osteggiarla si erano appellati al Tar. Il Tribunale amministrativo del Lazio ha però respinto la richiesta di sospensiva urgente, dando così di fatto il via libera all’esposizione del doppio prezzo.
In base a quanto stabilito dalla legge, il prezzo medio verrà calcolato dal ministero facendo riferimento alle medie aritmetiche su base regionale per gli impianti sulle reti ordinarie e nazionale per le autostrade. L’obiettivo è quello di garantire la massima trasparenza possibile e di favorire la libera scelta dei consumatori. Come spiega il presidente delle imprese riunite nell’Unem, Gianni Murano, l’importante è infatti proprio “che il consumatore sappia che può fare una scelta consapevole”.
Nonostante il no alle loro richieste arrivato dal Tar, i gestori però non si arrendono e annunciano il ricorso al Consiglio di Stato. Fegica e Figisc si dicono determinati a tutelare, “in ogni sede, i legittimi diritti di una categoria che non ha nessuna possibilità di incidere sul prezzo finale dei carburanti”. Le due associazioni continuano a sostenere che il cartello del prezzo medio “non porterà alcun vantaggio ai consumatori”, essendo peraltro incompatibile con le norme sulla concorrenza. Una tesi questa condivisa anche dall’Unione nazionale consumatori, che definisce quella dei ‘benza-cartelloni’, una “scelta sciagurata che ridurrà la concorrenza”.
Anche l’Antitrust, afferma l’Unc, ha non a caso espresso un parere contrario alla pubblicazione del prezzo medio. Di tutt’altro avviso Assoutenti, secondo cui invece “tutto ciò che favorisce la trasparenza e la semplificazione nella comunicazione dei prezzi ai consumatori è positivo”. Il faro però “va puntato sulle speculazioni che avvengono prima dell’arrivo dei carburanti ai distributori”, sottolinea l’associazione. I prezzi medi nazionali della benzina ondeggiano in questi giorni intorno a 1,9 euro al litro al self, sui massimi da un anno. L’estate scorsa era però in vigore lo sconto fiscale che aveva permesso di contenere i listini di fronte ai picchi dei prezzi energetici.
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