La principessa Fernanda Ceccarelli Brancaccio nel 2009, quando aveva 102 anni, avrebbe scritto e firmato di suo pugno tre documenti e un testamento con cui lasciava l’omonimo teatro di via Merulana, alcuni edifici in viale Manzoni, una tenuta agricola a San Gregorio di Sassola e titoli per 20 milioni di euro circa ai cittadini romani bisognosi, o meglio alla Fondazione Marcantonio Brancaccio, di cui è presidente il sindaco di Roma. A raccontare la storia è La Repubblica.
E ora però è scoppiata la guerra giudiziaria.
Maria Luisa Bottini, infatti, l’unica parente in vita, ha intrapreso una causa davanti ai giudici dell’ottava sezione civile. La principessa, secondo la parente, avrebbe infatti firmato i documenti in assenza dell’amministratore di sostegno, una figura che il tribunale aveva nominato per assistere la donna.
Chi vincerà la causa? A chi andranno i soldi?
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