“Non ho colpito con l’intenzione di ucciderla, mi dispiace per quello che ho fatto e spero che si possa riprendere al più presto: ho agito perché ero sotto stress, da tempo mi sentivo sotto pressione per problemi legati alla scuola e non riesco neanche io a darmi una spiegazione”.
Lo studente dell’Enaip di Varese di 17 anni, accusato di tentato omicidio per aver accoltellato una sua docente, lunedì scorso, nell’atrio dell’istituto, ha risposto oggi alle domande del gip del Tribunale dei minori di Milano che ha convalidato l’arresto. Il giovane, assistito dagli avvocati Elisa Scarpino e Francesco Morano, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari per oltre un’ora.
Ha parlato di stress dovuto a problemi scolastici dichiarando di aver colpito a caso. In sintesi la professoressa Sara Campiglio, la tutor ferita, non era un obiettivo specifico. Il giovane ha delle fragilità, ma mai prima di lunedì aveva mostrato comportamenti violenti. Il ragazzo ha anche dichiarato di non aver pianificato l’aggressione.
La Procura per i minorenni contesta anche la premeditazione visto che il 17enne ha portato il coltello a serramanico da casa a scuola. Lo studente ha smentito che altri studenti siano coinvolti nella vicenda: nessuna istigazione, nessun complice, nessuna scommessa, nessun gioco. Ha agito da solo sotto stress.
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