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Prof picchiato da studente in un liceo di Bari. Un pugno in faccia e la retina staccata

L’episodio di violenza nei confronti di un professore presso il Liceo Artistico De Nittis di Bari, dove uno studente affetto da patologia ha colpito l’insegnante causandogli il distacco della retina dell’occhio sinistro, evidenzia gravi preoccupazioni per la sicurezza degli insegnanti nelle scuole italiane. La mancanza di provvedimenti disciplinari nei confronti dello studente ha suscitato polemiche e sollevato interrogativi sulla gestione delle situazioni di conflitto e sulle politiche di inclusione scolastica per gli studenti con disabilità.

La preside della scuola, Santa Ciriello, ha spiegato che lo studente coinvolto è assistito da un docente di sostegno e, in alcuni casi, da un’educatrice professionale, ma la presenza di entrambi durante le lezioni è vietata per legge. Ha sottolineato inoltre che il liceo ospita numerosi studenti con patologie gravi, impegnandosi a fornire loro un supporto adeguato attraverso figure professionali specializzate. Tuttavia, nonostante gli sforzi della scuola per garantire un ambiente sicuro e inclusivo, l’episodio di violenza solleva interrogativi sulla necessità di rafforzare le misure preventive e il supporto agli insegnanti che lavorano con studenti con esigenze speciali.

La preside ha voluto chiarire quello che è accaduto e le ragioni per cui la scuola ha deciso di non intraprendere alcuna azione nei confronti del ragazzo. “Si tratta di un alunno con problematiche di salute. Sono situazioni particolari che possono verificarsi in contesti di stress o frustrazione” spiega. “Abbiamo parlato con la famiglia, però più di questo non possiamo fare. Non possiamo prendere alcun provvedimento disciplinare verso un ragazzo con patologia, non avrebbe alcuna ricaduta educativa – e continua – è seguito da un docente di sostegno. E sicuramente in quel momento era presente l’educatrice professionale, per legge non possono essere presenti entrambi gli specialisti in aula”. 

 

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