Pugni, sputi e minacce alla moglie incinta: lei trova la forza di denunciarlo e lui finisce in carcere. La donna ha raccontato ai carabinieri che le violenze erano iniziate subito dopo il matrimonio celebrato nel 2007. Dopo 17 anni ha trovato la forza di denunciare l’uomo, un quarantaseienne di origine albanese, rivolgendosi alla caserma di viale Enrico Panzacchi, a Bologna.
Come si legge su Il Resto del Carlino, la vittima ha spiegato ai militari dell’Arma che dopo il matrimonio nel 2007 in Albania la coppia si è trasferita a Bologna. La convivenza è subito diventato un incubo, al punto che la vittima ha dovuto sopportare sputi, tirate di orecchie, schiaffi, pugni in testa, strette attorno al collo e altre prevaricazioni, anche quando era in stato di gravidanza, impaurendo uno dei loro figli.
“Tanto mi ha ucciso dentro ogni volta, soprattutto quando mi picchiava mentre ero incinta, perché questi anni non ho vissuto, sono sopravvissuta”, ha detto la donna ai militari dell’Arma. Ora il marito è indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi. Per lui è stata applicata la custodia cautelare in carcere e per questo è stato portato alla Dozza.
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