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Si è tolta la vita la ragazza di 20 anni che aveva denunciato si essere stata violentata al pronto soccorso

Si è suicidata gettandosi dal quarto piano dell’ospedale di Vizzolo Predabissi, nel Milanese, poche ore dopo aver denunciato di essere stata violentata su una barella del pronto soccorso dello stesso ospedale. La tragedia è iniziata lunedì scorso, quando la ragazza, appena 20 anni, era in attesa di cure al pronto soccorso. Ha denunciato un 28enne magazziniere della zona, ucraino e incensurato, come autore della violenza. La giovane ha raccontato che, mentre veniva spostata in un ambulatorio, l’uomo l’ha seguita e abusato di lei. Subito dopo l’accaduto, ha chiesto aiuto ai sanitari che hanno avvisato le forze dell’ordine. I carabinieri di Melegnano sono intervenuti e hanno fermato l’uomo per violenza sessuale su ordine della Procura di Lodi.

Il 28enne, interrogato dal gip Francesco Salerno di Lodi, ha dichiarato che si trattava di un rapporto consensuale, avvenuto dopo una breve conoscenza in attesa delle cure. Ha raccontato di non ricordare come fosse arrivato all’ospedale, essendo stato portato lì da un’ambulanza chiamata dai suoi amici preoccupati per il suo stato di incoscienza dovuto all’alcol e forse aggravato da precedenti operazioni al cervello. Le autorità stanno esaminando le riprese delle telecamere di sorveglianza del pronto soccorso per chiarire quanto accaduto. La Regione Lombardia ha costituito una Commissione di verifica, che inizierà subito le attività di controllo. La pm Martina Parisi ha chiesto la custodia cautelare in carcere per il 28enne, mentre la legale dell’uomo, Emanuela Portugalli, non ha chiesto la scarcerazione. Gli accertamenti sono affidati ai carabinieri di Melegnano e San Donato Milanese. Nel frattempo, è stata disposta l’autopsia sul corpo della giovane.

 

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