Un ragazzo bosniaco di 18 anni, Johnny Sulejmanovic, è stato ucciso con tre colpi d’arma da fuoco al torace poco dopo le tre della notte tra il 25 e il 26 aprile in via Varsavia, alla periferia di Milano, vicino all’ortomercato. Il ragazzo era nato il 20 luglio del 2005 e dormiva con la moglie a bordo di un furgone. E’ stato avvicinato da alcuni uomini che gli hanno sparato. I killer si erano già recati più volte, nel corso della giornata, al suo furgone, probabilmente per discutere. Non è ancora chiaro se nelle ore precedenti la vittima avesse incontrato tutte e tre le persone che hanno partecipato al delitto o soltanto una o due, ma le targhe delle auto di cui si sono serviti i presunti responsabili sono state già identificate.
Il gruppetto è tornato per l’ultima volta al furgone Fiat Ducato in cui si trovava il ragazzo con la moglie poco dopo le 3 del mattino e, dopo aver rotto con dei bastoni e mazze i vetri del furgone in cui dormiva con la moglie, rimasta illesa, avrebbero trascinato la vittima fuori e gli hanno sparato.
Soccorso dagli operatori del 118, Johnny è morto all’ospedale Policlinico. Il pm di turno ora disporrà l’autopsia sul corpo del 18enne che è stato colpito tre volte. Gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza e hanno iniziato ad ascoltare possibili testimoni. Tra questi anche la moglie di Sulejmanovic, che è riuscita a scendere dal furgone e ad allontanarsi appena ha capito ciò che stava accadendo, e i genitori, che vivono a loro volta in un camper nella zona. La coppia non era arrivata da molti giorni con il furgone nella piazzola in cui dormiva. Nella zona, vicino all’ortomercato, non è insolito trovare roulotte o furgoni con persone, soprattutto nomadi.
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