Talvolta anche Omero dorme…la Commissione Ue non ha proprio presso l’opinione pubblica italiana la credibilità e autorevolezza dell’autore dell’Iliade. Al contrario tutto ciò che sa di Ue viene raccontato dall’ignoranza di popolo e di Palazzo (il ceto politico italiano è al riguardo alla guida del qualunquismo più sfacciato e anche bugiardo). Alla Ue, alla Commissione Ue la comunicazione sociale quasi al completo assegna l’origine di ogni guaio, lo sbarramento ad ogni buon senso e anche una pervicace e voluta malevolenza verso le genti tutte, in particolare quella italiana. Una diffusa e non soffusa ostilità verso la Ue e un generico ma rancido rancore sono elementi identitari della italica cittadinanza. Al tempo stesso non che ci si dimentica o si omette, si nega. Totale è la negazione e la rimozione di quanto e come il paese e la gente tragga vantaggio dall’essere Europa, dall’avere valuta, leggi, principi, valori e miliardi, molti miliardi in comune. Eppure talvolta anche la Ue dorme, anzi la fa fuori dal vaso.
Reddito cittadinanza e assegno unico anche ai cittadini comunitari
Dice la Commissione Ue: Italia attenta, cartellino giallo! Sei in “infrazione”. Perché? Perché due rilevanti sostegni sociali, due forme di welfare, due strumenti di pubblica assistenza, niente meno che il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno Unico universale per i figli, lo Stato italiano li eroga, riconosce e paga solo ai cittadini italiani e a coloro che, di altra nazionalità, hanno residenza in Italia da almeno dieci anni. Secondo il rilievo della Commissione Ue lo Stato italiano dovrebbe riconoscere l’accesso ai due sostegni sociali anche ai cittadini stranieri comunitari che in Italia lavorano (assegno figli) o lavoro hanno perdo e cercano (reddito cittadinanza). Comunitari, non stranieri in assoluto. Comunitari, quindi cittadini dei paesi che fanno parte dell’Unione Europea. Costi del pagare il Reddito Cittadinanza e Assegno Unico ai figli anche agli stranieri comunitari a parte (non piccolo a parte), perché stavolta Commissione Ue dorme e la fa, la sua segnalazione di infrazione italiana, fuori dal vaso?
Molti comunitari si sono portati avanti…
Complice la legge nata e voluta senza che contenesse né l’idea né la vogli di controlli (l’Inps pagava e paga ancora a richiesta), regnante la cultura del non mi compete nella Pubblica Amministrazione, evidente la volontà politica di distribuire soldi come finalità, in anni di applicazione della legge si è visto, ampiamente visto come svariate comunità di comunitari si siano portati avanti…non col lavoro ma col Reddito di Cittadinanza. Si viene, non sempre è necessario di persona, in Italia, si fa richiesta del Reddito, non di rado in gruppo, Inps come da legge a domanda paga, si torna a casa ( in Romania o Bulgaria soprattutto) e lì si migliora la qualità della propria vita con i 5/600 euro al mese che arrivano dall’Italia e che lì valgono anche di più. Ma la Commissione Ue non lo sa o se ne frega?