Replica al marito violento per una frase sull'omicidio di Giulia Cecchettin, lui la colpisce con un coltello Replica al marito violento per una frase sull'omicidio di Giulia Cecchettin, lui la colpisce con un coltello

Replica al marito violento per una frase sull’omicidio di Giulia Cecchettin, lui la colpisce con un coltello

Replica al marito violento per una frase sull’omicidio di Giulia Cecchettin, lui le sferra un pugno e la colpisce con un coltello. L’arnese fortunatamente aveva la punta arrotondata e non è riuscito a penetrare nel corpo della donna. Sotto il maglione, sebbene il capo abbia attutito il colpo, le è rimasto un livido, segno della violenza subita. E’ successo nella zona di Portogruaro, in Veneto. A riportare la notizia è Il Gazzettino.

Ehhh chissà che cosa aveva combinato”, ha detto l’uomo riferendosi alla vittima. La moglie, sconcertata per le parole dell’uomo, replica: “Ma che cosa stai dicendo…parli da criminale”. A quel punto la furia dell’uomo si è scatenata.

A chiamare i soccorsi, tramite il telefonino della mamma, è stato il figlio della coppia, un bambino che è stato in grado di capire la pericolosità della situazione, richiedendo l’intervento del 112.

Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin aumentate chiamate al 1522

Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin sono raddoppiate le richieste d’aiuto al 1522: dalle 200 telefonate quotidiane si è arrivati alle 400 con picchi tra 450 e 500 se si considerano anche quelle fatte con chat ed App. A dirlo è Arianna Gentili, responsabile della help line violenza e stalking 1522, servizio pubblico promosso dalla presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Oltre alle adolescenti, sono aumentate le richieste da parte dei genitori, in particolare dalle mamme, preoccupati per le figlie dopo il caso di Giulia Cecchettin. 

L’aumento delle telefonate è cominciato proprio il giorno del ritrovamento del cadavere di Giulia. “Di solito questo boom di telefonate – sottolinea la responsabile del 1522 Gentili all’ANSA – lo tocchiamo tra il 24/25 e 26 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Quest’anno l’eco mediatica del femminicidio di Giulia ha fatto anticipare il picco. E questo perché in tante si sono identificate nella sua situazione. Giulia era una ragazza normale e come lei tante ragazze hanno lasciato il fidanzato e si ritrovano nella sua situazione”.

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