Il 12 aprile, il piazzale ovest della Stazione Tiburtina appena inaugurato dopo l’abbattimento di un tratto della vecchia tangenziale (quella di Fantozzi per intenderci) si presentava con una fiammante livrea rossa sulla pavimentazione. La nuovissima pista ciclabile.
Tre giorni dopo, quel mantello è già scomparso. Al suo posto uno sbiaditissimo color rossiccio risaltava a malapena da un manto praticamente disintegrato. Sono bastati due giorni di pioggia torrenziale e grandine per smantellare l’opera.
Sembra, tuttavia, che il danno non sia irrimediabile e che in poco tempo la pista ciclabile sarà ripristinata in tutto il suo splendore.
“I tecnici sono già al lavoro per rimuovere i detriti – ha detto a Leggo la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello -. La ditta aveva steso un primo strato ma mancava il secondo e il protettivo, oltre alla segnaletica.
Nessuno si aspettava quella bomba d’acqua: così senza il protettivo il primo strato si è reticolato. Ora aspetteranno una settimana di sole, con la temperatura adatta, per concludere l’intervento, la cui responsabilità ricade sulla ditta, senza costi in più per Roma Capitale. Una volta concluso la pista sarà agibile fino alla ciclabile sulla Tiburtina. L’innesto è stato già realizzato”.
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