Stanno per iniziare i saldi invernali 2024. Si parte mercoledì 3 gennaio con la Valle d’Aosta, mentre per tutte le altre regioni l’appuntamento è fissato a venerdì 5 gennaio. Trovare le offerte migliori è fondamentale in questo periodo storico, che sta conoscendo un forte aumento dei prezzi. Ma è importante anche evitare di fare acquisti che apparentemente sembrano un affare, ma poi non lo sono. Lo scorso anno il Codacons aveva messo in guardia i cittadini su come tutelarsi. Ecco una serie di consigli da tenere a mente, validi anche quest’anno.
1)Conservare sempre lo scontrino. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
2)Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Attenzione ai negozi che si svuotano nei giorni precedenti agli sconti.
3)Girare. Nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnandone il prezzo. Si può così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro. Confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.
4)Consigli per gli acquisti. Cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: così si è meno influenzabili dal negoziante e si corre meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non si aveva alcun bisogno. Valutare la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa sempre comprare un prodotto di qualità. Diffidare dei marchi molto simili a quelli noti.
5)Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
6)Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
7)Nei negozi e vetrine. Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Evitare le vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8)Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9)Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10)Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.
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