Il cadavere ritrovato il 18 novembre 2022 a Novellara è Saman Abbas. “E’ stata identificata da un’anomalia dentaria, grazie a foto e video”, riferisce l’avvocato Barbara Iannucelli, che assiste l’associazione ‘Penelope’ ed è parte civile nel processo che a febbraio inizierà a carico di cinque familiari della giovane pachistana uccisa la notte del 30 aprile 2021. “L’osso ioide è fratturato nella parte sinistra e sono necessari accertamenti istologici per stabilire se pre o post portem”, continua l’avvocato. La frattura dell’osso, nella parte anteriore del collo, avvalorerebbe l’ipotesi di strangolamento.
L’omicidio
Secondo la Procura reggiana, i parenti della ragazza avrebbero architettato il “delitto d’onore” dopo il rifiuto di Saman ad un matrimonio combinato con un cugino in Pakistan. La giovane, all’epoca 17enne, aveva denunciato i genitori ed era stata inizialmente allontanata da casa e protetta in una struttura di accoglienza. Al compimento della maggiore età, però, era rientrata per un periodo dalla famiglia a Novellara, con l’idea di farsi consegnare dal padre i suoi documenti e vivere la propria vita con un fidanzato conosciuto in Italia. Ma la notte del 30 aprile, per l’accusa, i familiari avrebbero decretato la sua fine, assassinandola e poi nascondendo il corpo nel rudere a settecento metri dall’abitazione. Dopo lunghe e infruttuose ricerche e indagini, il 18 novembre è arrivata la svolta: il corpo della ragazza, interrato e sotto le macerie è stato finalmente ritrovato, grazie alle indicazioni dello zio che ha accompagnato i carabinieri sul luogo. “Nessuna ragazza può essere privata del diritto di vivere la propria vita. E a nessuna può essere chiesto di pagare con la vita la propria libertà”, commenta sui social il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
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