Sbarchi di migranti, come siamo messi? Per ora dimezzati rispetto allo scorso anno

Sulle coste italiane gli sbarchi di migranti con le disperate traversate del Mediterraneo continuano a diminuire. Nei primi sei mesi del 2024 sono sbarcati in Italia 25.345 migranti con una variazione percentuale che raggiunge il -60% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati 62.364, secondo quanto rivela il cruscotto statistico del Viminale aggiornato al 28 giugno. Il dato è più basso anche rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2022, quando i migranti sbarcati erano stati 27.346.

Migranti e sbarchi, cosa dice il Governo

Sul trend dei dati in calo si era già espresso qualche settimana fa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per il quale “si tratta di risultati certamente riconducibili all’azione che il governo sta portando avanti per contrastare il vergognoso traffico di migranti e affermare un più rigoroso rispetto delle regole in materia di migrazione, a cui va aggiunto l’incoraggiante dato sui rimpatri forzosi di coloro che non hanno titolo a rimanere in Italia”. Dall’inizio dell’anno al 10 giugno sono stati effettuati 2.242 rimpatri, in aumento del 15 per cento rispetto ai 1.939 dello stesso periodo dello scorso anno.

Presi gli scafisti della strage del 17 giugno

Sbarchi di migranti, come siamo messi? Per ora dimezzati rispetto allo scorso anno (Foto Ansa) – Blitz quotidiano

La polizia ha intanto individuato e arrestato i due presunti scafisti, due cittadini egiziani, che lo scorso 17 giugno avevano guidato un’imbarcazione in pessime condizioni dalla Libia verso l’Italia, causando la morte di dieci migranti per asfissia durante la traversata. Ad emettere i due provvedimenti di fermo è stata la procura di Agrigento la procura dei minorenni di Palermo, nei confronti dei due uomini sbarcati a Lampedusa quello stesso giorno.

I fermati indicano gli investigatori, “avrebbero compiuto atti diretti a procurare illegalmente l’ingresso nel territorio nazionale di 54 migranti, prevalentemente di nazionalità pakistana e del Bangladesh, il tutto per trarne profitto anche indiretto, conducendo, governando e tracciando la rotta alla guida di un’imbarcazione inadatta ad effettuare tale traversata e in pessime condizioni di sicurezza, tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità, cagionando la morte per asfissia, di dieci persone di nazionalità bengalese che si trovavano all’interno della stiva del natante, nonché lesioni ad altri migranti”.

 

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Alessandro Avico