Per tre lunghi anni, Monica Milan ha lottato con tenacia e determinazione per aggrapparsi alla vita. Ha resistito con forza, alimentando la speranza dei suoi cari, che le sono stati accanto in ogni istante, combattendo per tenerla vicina. Tuttavia, ieri, mercoledì 6 marzo, è stato inevitabile separarsi da lei, poiché la trentenne, dopo aver trascorso gli ultimi tre anni in un centro d’assistenza, è deceduta nella residenza di Villanova Santa Margherita, dove era accudita e assistita.
L’incidente che ha segnato la vita di Monica è avvenuto alla vigilia di Natale del 2020. Alla guida della sua utilitaria, si è scontrata con il muro di un’abitazione a Settimo, frazione di Cinto Caomaggiore, in provincia di Venezia. Nonostante le gravi lesioni riportate, è rimasta aggrappata alla vita, lottando con tutte le sue forze. Forse il maltempo e le condizioni difficili della strada quel giorno hanno segnato il suo destino in modo irreversibile.
La famiglia di Monica non ha mai smesso di sostenerla. La mamma Dina, il papà Stefano, il fratello Marco e numerosi amici e parenti sono stati al suo fianco durante tutto il percorso. Anche quando era ricoverata al Santa Margherita, non le hanno mai fatto mancare il loro affetto e il loro sostegno. Tuttavia, l’altro ieri, il filo di speranza si è spezzato, aggiungendo ulteriore sofferenza a quella già provata nei lunghi anni trascorsi. Il sindaco Natale Sidran, vicino alla famiglia di Monica, ha espresso il suo cordoglio. Al momento, la data dei funerali non è stata comunicata ufficialmente, ma è probabile che si svolgano nel suo comune natale, Fossalta di Portogruaro, dove la famiglia Milan gestisce un negozio di esposizione e vendita di mobili.