L’ipotesi che l’incidente delle Frecce Tricolori sia stato provocato da un bird strike sembra ormai certa. A rafforzare questa ipotesi c’è un audio, pubblicato in esclusiva da La Repubblica, che circola nelle chat dei militari. Il rischio bird strike era “più che moderato”, bensì “severo”, ovvero acuto. Nella scala dei rischi connessi alla presenza di volatili sulle piste aeree le fasce sono tre: low (basso), “moderate” (moderato) o “severe” (acuto). La procura di Ivrea lavora su tutte le comunicazioni avvenute prima dell’incidente e ha preso in considerazione anche questo audio, di cui sta cercando di individuare il protagonista.
Poco prima dell’incidente, lo stesso pilota dell’aereo, il maggiore Oscar Del Dò, avrebbe comunicato un problema al motore, con tutta probabilità dovuto a quello che in lingua inglese è chiamato “bird strike”, ossia “impatto con volatili”, più frequente durante le fasi di decollo e atterraggio.
Intanto la Procura di Ivrea – la stessa che indaga sull’incidente ferroviario di Brandizzo – ha aperto un fascicolo d’inchiesta ipotizzando i reati di omicidio colposo e disastro colposo. Quest’ultimo, in particolare, si configura quando un evento, nel caso in oggetto lo schianto dell’aereo, determina un pericolo per la collettività. Con tutta probabilità già nelle prossime ore i magistrati sentiranno il maggiore Del Dò, mentre continuano senza sosta le operazioni di raccolta dei rottami del velivolo. Gli inquirenti ascolteranno, inoltre, le registrazioni delle conversazioni tra lo stesso Del Dò e gli altri piloti della formazione, nonché i dialoghi con la torre di controllo.
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