Lo sciopero dei benzinai si ferma stasera 25 gennaio alle 19. La decisione è arrivata dopo l’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy con le tre organizzazioni dei benzinai, Faib, Fegica e Figisc, nonostante nel faccia a faccia di ieri fossero state respinte ancora una volta le proposte di modifica del decreto “Trasparenza” del governo. Una scelta, hanno spiegato le sigle, “a favore degli automobilisti non certo del governo”.
Revocato il secondo giorno di sciopero dei benzinai
“Il secondo giorno di sciopero lo revochiamo a favore degli automobilisti, non certo per l’esecutivo – spiegano in una nota -. Pur riconoscendo di aver potuto interloquire in maniera costruttiva con il ministero che si è speso per diventare interlocutore propositivo, l’incontro ha confermato il persistere di molte criticità”. La mobilitazione era stata ridotta a un solo giorno già martedì da Faib Confesercenti.
“Anche quest’ultimo ennesimo tentativo di rimediare a una situazione ormai logora, non è riuscito a evidenziare alcun elemento di concretezza che possa consentire anche solo di immaginare interventi sui gravissimi problemi del settore e di contenimento strutturale dei prezzi”, spiegano le sigle sindacali.
Cosa non sta bene ai sindacati
Nel comunicato si sottolinea ancora che “le proposte emendative avanzate dal governo al suo stesso decreto non rimuovono l’intenzione manifesta di individuare i benzinai come i destinatari di adempimenti confusi, controproducenti oltreché chiaramente accusatori. Appare ormai chiaro che ogni tentativo di consigliare al governo ragionevolezza e concretezza non può o non vuole essere raccolto”. Per questa ragione, aggiungono, “anche insistere nel proseguire nell’azione di sciopero, utilizzata per ottenere ascolto dal governo, non ha più alcuna ragione di essere. Tanto più che uno degli obiettivi fondamentali, vale a dire ristabilire la verità dopo le accuse false e scomposte verso una categoria di lavoratori, è stato abbondantemente raggiunto”.
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