Domani, venerdì 10 novembre, a Milano andrà in scena lo sciopero dei lavoratori di Atm che quindi avrà ripercussioni sul trasporto pubblico. E non è finita qui. Novembre, infatti, sarà un vero e proprio incubo per i pendolari lombardi: il 10 lo sciopero a Milano, il 17 un altro sciopero questa volta a livello nazionale e che coinvolgerà, di nuovo, il trasporto pubblico. Il 26 novembre, una domenica, sarà la volta del personale di Trenord.
Lo sciopero del trasporto pubblico venerdì 10 novembre
Lo sciopero è stato proclamato dal sindacato Al Cobas e andrà in scena dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio. A essere interessate sono le linee Atm di Milano.
L’agitazione è stata organizzata per protestare “contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal gruppo Atm e per la reinternalizzazione dei servizi di Tpl in appalto e/o subappalto; contro il progetto Milano Next, per la trasformazione di Atm spa in Azienda speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità; per la riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; per la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti; per la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi; per chiedere la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d’assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale, oltre all’aumento di 150 euro netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali”. Non mancano rivendicazioni per “ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario”.
Forse dovresti anche sapere che…