Gionatan Vittori, appena quindicenne, è morto cadendo da un tetto. Una tragedia che lascia senza parole. “Mio adorato angelo”, scrive la mamma Marzia Brancozzi in un post su Facebook, “possa gioire in cielo con il Signore che ha deciso di portarti via da me, dai nostri abbracci, da chi ti amava tanto”. L’intero paese, Grottazzolina (Fermo), si è stretto intorno alla famiglia e oggi ha salutato il ragazzo per l’ultima volta. La mamma parla di un “atto imprudente da quindicenne” che ha portato via il suo ragazzo, “adorato, gioioso, gentile, affettuoso, generoso, sensibile, un amante dei libri”. Ricorda i momenti trascorsi insieme a leggere, la visita a Venezia durante l’ultimo Carnevale, “perché avevi detto che non c’eravamo stati prima”, e l’ultima partita allegra a Risiko. Ricordi che affiorano anche al Liceo Scientifico di Fermo, dove Gionatan frequentava con eccellenti risultati. Ieri mattina, un mazzo di fiori ha occupato il suo banco vuoto. Ricordi che si uniscono alla ricostruzione della tragedia, ormai completata dai carabinieri. Sul luogo, in via Mazzini, si sono recati i militari del Nucleo Radiomobile di Fermo insieme ai colleghi della stazione locale.
Determinante è stato il messaggio vocale WhatsApp che Gionatan aveva inviato a un compagno di classe nel cuore della notte. Verso le 3 del mattino, era salito sul tetto per scattare delle foto al cielo. Voleva condividere, con una frase scherzosa, la sua avventura notturna con quel compagno, sfidando il freddo. Voleva arricchire, con il suo modo giocoso e curioso, un progetto di classe e aveva deciso di immortalare qualche istante. Quando i carabinieri, informati dalla preside Marzia Ripari, hanno ascoltato il messaggio, lo hanno fatto ascoltare ai genitori, che sono scoppiati in un pianto disperato. Inizialmente, non si escludeva la possibilità di un gesto volontario, ma conoscendo Gionatan, sembrava impossibile. E infatti lo era.