E’ stato individuato, ma non ancora recuperato, il corpo di Maria Cristina Ventura, la donna di 69 anni, dispersa da lunedì a Montecopiolo, sull’Appennino riminese. La donna sarebbe scivolata in una zona impervia, abbastanza lontana dalla sua abitazione, e forse, non riuscendo a muoversi o a chiedere aiuto è poi morta per il freddo.
La neve abbondante caduta in questi giorni avrebbe poi nascosto alle squadre di ricerca il cadavere, fino a questo pomeriggio quando è stato individuato da una squadra della Guardia di Finanza.
A trovarla, sei militari e due cani, provenienti dalle Stazioni S.AG.F. di Abetone, Antrodoco e Roccaraso. Le operazioni di ricerca sono state coordinate dalla Prefettura di Rimini con l’impiego di unità dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino, della Protezione Civile, dei Carabinieri di Novafeltria e dunque degli specialisti della Guardia di Finanza.
I vigili del fuoco in particolare hanno cercato la donna anche con la squadra Sapr (sistemi aeromobili pilotaggio remoto) per i sorvoli in zona con un drone. Al momento non è chiaro se si riuscirà a recuperare la salma, già da questa sera. Maria Cristina Ventura era una psicologa di Bologna in pensione residente da qualche anno a Montecopiolo dove accudiva i suoi animali: cani, gatti, cavalli e qualche asino.
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