Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 con epicentro nella zona dei Campi Flegrei ha svegliato molti napoletani che l’hanno avvertita distintamente, soprattutto ai piani alti dei palazzi. L’evento è stato localizzato ad una profondità di 3 chilometri con epicentro nel golfo. Nella zona di Bacoli diverse persone spaventate sono scese in strada. “E’ stata lunghissima” e “il letto si è scosso pesantemente” alcuni dei commenti più ricorrenti sui social. La scossa è stata avvertita in diversi quartieri di Napoli e in parte della provincia fino ad Ischia. Non sono stati segnalati danni a persone o cose. L’altra notte una scossa di terremoto di magnitudo 2,4 era stata avvertita alle 3.47, dai residenti nella zona dei Campi Flegrei, nei quartieri di Agnano e Bagnoli, a Napoli e nei comuni limitrofi, tra Pozzuoli e Bacoli nell’ambito di uno sciame sismico caratterizzato da una cinquantina di scosse ma tutte di bassa intensità, mai superiori a 1,4 di magnitudo.
Leggo ha intervistato Mauro Di Vito, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano che non esclude che ci possano essere altre scosse. Dall’inizio dell’anno ad oggi i sismografi della sala di Napoli dell’Ingv hanno registrato ben 1.920 sisma, la maggior parte dei quali di bassissima magnitudo. Quello di stanotte è stata una delle scosse più forti di questa crisi bradisismica, ha spiegato Di Vito. Che ha aggiunto: “Così come quando lo scorso anno ci fu il sisma di magnitudo 4 con epicentro verso la zona della Solfatara fu ben avvertito, invece, anche verso i paesi vesuviani. Ma è evidente che la percezione di un evento tellurico dipende dalla localizzazione, dalla profondità e dalla magnitudo. Quello di questa mattina è stato uno dei terremoti più forti che si sono verificati in questa crisi bradisismica nei Campi Flegrei. Negli ultimi giorni abbiamo registrato diversi singoli eventi sismici ma è un’attività di bassa energia che è sempre presente nella zona flegrea. In questo periodo di diverso c’è che ci sono molti eventi di magnitudo maggiori di zero”.