Una giovane, che era stata sequestrata e violentata dall’uomo con cui viveva in uno stabile abbandonato a Verona, è stata liberata dalla polizia, che ha arrestato il presunto aguzzino, un giovane marocchino ora in carcere. La ragazza, trattenuta contro la sua volontà in una sorta di tugurio, nei pressi della stazione ferroviaria, è stato trovata in stato di shock, con segni di violenza sul volto e sul corpo. A dare l’allarme era stata la sorella della vittima, chiamando la Questura di Cremona, che ha poi attivato i colleghi di Verona. Gli agenti sono riusciti a penetrare nella casa forzando il lucchetto che bloccava l’ingresso.
Dalla posizione del suo cellulare, scrive Prima Verona, gli agenti hanno rintracciato la ragazza all’interno dell’immobile occupato da cittadini stranieri senza fissa dimora, più volte sgomberato negli scorsi mesi. Al loro arrivo, gli agenti hanno trovato la ragazza in stato di shock, con evidenti segni di violenza sul viso e sul corpo. Stringeva a se un gattino, dal quale non ha voluto separarsi. Accompagnata al pronto soccorso, dove è stata visitata e curata dai sanitari, la donna è stata poi ascoltata dai poliziotti che, dopo aver formalizzato la denuncia, hanno proceduto all’arresto del presunto autore per maltrattamenti e lesioni aggravate.
Il presunto responsabile, è stato portato al carcere di Montorio in attesa dell’udienza di convalida che si è svolta in mattinata. Dopo aver convalidato l’arresto, il giudice ha disposto nei confronti del giovane la custodia cautelare in carcere.
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