Si era finto un agente dell’FBI per contattare e reclutare minorenni e, infine, abusare di loro. Un ventenne è stato condannato dal tribunale di Torino a sette anni di reclusione, con rito abbreviato. Il giovane, assistito dall’avvocata Elisabetta Corbelletti, era accusato di violenza sessuale, estorsione, usurpazione di funzioni pubbliche e possesso di distintivi contraffatti.
Il pubblico ministero Livia Locci, che aveva coordinato le indagini della squadra mobile della polizia, aveva chiesto sette anni e quattro mesi. I fatti risalgono alla fine del 2023, quando il ventenne era stato denunciato da una delle vittime, un ragazzo di 17 anni. Il finto agente federale aveva creato una sorta di organizzazione, che faceva delle pseudo-ronde per le strade di Torino indossando varie divise. Tutto questo con tanto di pistole a salve, ricetrasmittenti e distintivi con sopra i nomi dei membri del gruppo, minorenni e reclutati sul web, che per salire di grado nel finto Federal Bureau erano obbligati anche a spogliarsi e a subire gli abusi. Oltre alla condanna, il finto agente dovrà pagare 40mila euro per ciascuna delle parti civili, per un totale di 120mila euro, più 10mila euro per ogni genitore delle vittime.