Il presidente della provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ha firmato un’ordinanza sul risparmio idrico per provare a contrastare l’emergenza siccità in Alto Adige.
Emergenza che inizia ad essere preoccupante. La portata dell’Adige a Bolzano alla stazione di rilevamento Ponte Adige, per fare un esempio, è il 37% sotto la media pluriennale.
Nell’ordinanza, si legge, si raccomanda fortemente a tutti gli utilizzatori d’acqua ed in particolare agli utenti in ambito agricolo, nonché ai gestori e proprietari di giardini e parchi di usare le risorse idriche in modo particolarmente parsimonioso, sostenibile ed efficace e a limitare il consumo al minimo indispensabile.
I gestori degli acquedotti idropotabili pubblici sono inoltre chiamati a prevedere uno scaglionamento, ovvero una turnazione, dei prelievi d’acqua particolarmente elevati ed a informarne i relativi utenti, tra cui i gestori di piscine o i proprietari di grandi giardini. I coltivatori di frutta e vigneti, a causa della forte carenza d’acqua, sono chiamati ad attivare l’irrigazione antibrina solo in caso di assoluta necessità. L’ordinanza proibisce qualsiasi tipo di innevamento tecnico.
Insomma: con l’ordinanza si cerca di risparmiare un po’ dell’acqua a disposizione cercando, dove possibile, di sprecarla il meno possibile in vista del caldo e dell’estate. Il tema è: cosa succederà quest’estate? E nelle prossime? Basteranno queste ordinanze a tamponare l’emergenza? Probabilmente no. Non basterà.
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