“Il proprietario vuole una famiglia: un uomo e una donna e possibilmente un figlio”. Questo si sarebbe sentito rispondere da una agente immobiliare un art director modenese, Alessandro Manfredini, che denuncia un caso di discriminazione nei confronti suoi e dell’ex compagno, con cui convive da vent’anni e che sta cercando un appartamento in affitto. A raccontarlo è la Gazzetta di Modena, dopo che Manfredini aveva segnalato quanto gli è successo, su Facebook. Manfredini ha spiegato di aver contattato l’immobiliare: “Su loro richiesta (sempre la storia della privacy che si va a far benedire), per telefono dico chi sono e cosa faccio nella vita” e anche le informazioni sulla persona che vive con lui. “Poi mi metto al computer e tempo cinque minuti mi richiama la signora e mi dice testuali parole ‘il proprietario vuole una famiglia…’ e io dico ‘scusi, mi dica cosa intende il signore per famiglia’. E lei: ‘Un uomo e una donna e possibilmente un figlio’. Mi astengo sennò sarei bannato su quel che ho risposto alla signora, che per giustificarsi ha detto ‘ma io cosa centro, sono solo un tramite!'”.
Al quotidiano Manfredini aggiunge: “Capisco che la signora abbia provato ad uscire dalla forte situazione di imbarazzo che si è creata, ma io mi chiedo come sia possibile che oggi, a Modena, un’agente immobiliare si presti a riferire a potenziali clienti del rifiuto da parte di un proprietario a mostrare un appartamento a persone che comunque avrebbero tutte le caratteristiche e le garanzie economiche richieste per poterlo affittare, solo per una presa di posizione palesemente omofoba”.
Questo il commento sulla vicenda da parte del neoeletto sindaco di Modena Massimo Mezzetti: “Tutto ciò è inaccettabile. A Modena queste cose non possono essere tollerate, massima vicinanza alle vittime di omofobia da parte mia a nome di tutta la città”. Mezzetti esprime così la propria solidarietà ad Alessandro Manfredini.