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La strage di Altavilla, Roberta Bruzzone: “Il bimbo di 5 anni morto di stenti con la promessa che sarebbe resuscitato”

Il dramma che si è consumato ad Altavilla Milicia, dove è morto un bimbo di soli 5 anni, Emanuel Barreca, è un oscuro racconto di pura barbarie e fanatismo religioso. Emanuel è diventato vittima innocente di una strage familiare che ha sconvolto l’Italia. La madre del piccolo, Antonella Salamone, e il fratello maggiore, Kevin, di 16 anni, hanno perso la vita insieme a lui. La storia che emerge è un incubo fatto di riti di purificazione, credenze religiose distorte e un’accusa inquietante di possessione demoniaca.

Secondo il racconto agghiacciante della criminologa Roberta Bruzzone, che fa parte del team di difesa del padre di Emanuel, Giovanni Barreca, la famiglia ha subito un tormento brutale. I riti di purificazione sono iniziati mesi prima sulla madre e sui fratelli maggiori, Kevin e Miriam (l’altra figlia di Barreca, sospettata anche lei di aver avuto un ruolo nella strage), e sembravano procedere senza incidenti apparenti. Tuttavia, qualcosa è cambiato radicalmente. Forse la madre ha osato opporsi o interferire con i riti, e questo ha portato alla sua tragica fine. La madre è stata sottoposta a sevizie e torture, inclusa l’ingestione di detersivo, in un tentativo aberrante di “purificarla”. Quando il bambino Emanuel ha perso la madre, è iniziato il suo calvario. Legato e abbandonato, è stato lasciato morire di stenti, mentre al padre è stato detto di non preoccuparsi, poiché sarebbe “risorto” dopo essersi liberato di Satana.

La situazione descritta è un orrore indicibile, un’immersione nelle profondità dell’oscurità umana. La comunità è stata scossa da questa storia di dolore e follia. Le indagini hanno portato a Giovanni Barreca, il padre, che è attualmente in carcere e sospettato di essere coinvolto nella strage insieme a una coppia che, secondo Barreca, sarebbero stati gli ideatori di questo infernale piano.

 

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