
Foto Ansa
“Buonasera mi devo consegnare. Anche se vi dico perché non ci credete. Quando uno vuole fare la volontà di dio gli spiriti si ribellano. Mia moglie era posseduta. In pratica è morta mia moglie. I demoni mi stanno mangiando pure a me. C’ho mio figlio, ho due morti e una l’ho lasciata lì”. Inizia così la folle telefonata di Giovanni Barreca ai carabinieri. L’uomo della strage di Altavilla, tra varie farneticazioni religiose, confessa di aver ammazzato la moglie e i due figli.
L’ordinanza del giudice riferisce di “pieno delirio mistico”. Protagonisti di questo eccidio familiare sono stati il marito della donna, Giovanni Barreca appunto, aiutato dalla figlia 17enne e da due presunti complici che li avrebbero convinti a compiere una sorta di esorcismo sui congiunti per “liberarli dal demonio”. Adesso sono tutti in carcere con l’accusa di omicidio plurimo, aggravato da motivi abbietti, e soppressione di cadavere. La ragazza, dopo avere chiesto di poter vedere il padre, ha cominciato a parlare lasciando senza fiato i magistrati del tribunale dei minorenni. Le sue dichiarazioni, in cui confessa di avere partecipato attivamente al massacro, sono una galleria interminabile di violenze e torture.