La strage di Erba torna nelle aule del Tribunale di Brescia. Olindo Romano e Rosa Bazzi, lo ricordiamo per dover di cronaca, sono stati condannati per il massacro (quattro morti, tra cui un bambino di due anni e un ferito grave) all’ergastolo. E ora la coppia, che in un primo momento aveva confessato il delitto, attraverso i legali sta chiedendo una revisione del processo.
Il pg di Brescia Guido Rispoli ha parlato in aula di “una cascata di prove” a carico di Olindo e Rosa. “Una cascata di prove che credo sia impossibile con questo processo di revisione ribaltare”, ha detto Il magistrato il quale ha aggiunto anche di trovare “odioso provare a mettere in mezzo la famiglia Castagna, parti lese di un crimine orrendo”. Rispoli ha anche contestato che nelle consulenze scientifiche sulla scena del delitto della difesa della criminologa Roberta Bruzzone siano state usate metodologie che all’epoca dei fatti non esistevano. “Le macchie si sangue e la scena del crimine sono elementi già in possesso dei giudici precedenti ed erano già stati analizzati compiutamente”. Un regolamento della criminalità organizzata, conclude il pg, è “assolutamente inverosimile” per spiegare la strage.
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