Stupro di Caivano, domiciliari con braccialetto elettronico in un comune del Veneto per uno dei due maggiorenni indagati. Si tratta di un diciannovenne, indagato insieme ad un altro maggiorenne e sette minorenni, per gli stupri delle due cuginette. La decisione riguarda il 19enne ed è stata presa dal giudice per le indagini preliminari. Il giudice ha accolto, nonostante il parere contrario della Procura, l’istanza di sostituzione della misura cautelare avanzata dalla difesa del 19enne.
La decisione ha scatenato il disappunto dell’avvocato Angelo Pisani, legale di una mamma delle due cuginette di Caivano “Non c’è giustizia, noi ci battiamo per tutelare la vittima da crimini atroci e uno dei responsabili delle violenze sessuali e diffusione video pedopornografici va ai domiciliari a Venezia”.
“Altro che decreto Caivano, altro che rispetto e tutela per le donne e le vittime”, aggiunge Angelo Pisani per il quale con queste decisioni “si veicola un messaggio sbagliato, quello della giustizia a intermittenza”. Intanto, continua, “lui è ai domiciliari mentre le bambine e i fratelli sono chiusi nelle case famiglia senza neanche poter veder e sentire genitori e familiari”.
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