Una tartaruga alligatore è stata ritrovata in un parco a Torino. Il suo morso è più potente di quello di un leone o di uno squalo bianco. Il nome corretto sarebbe in realtà testuggine alligatore, dato che il termine tartaruga si usa per le specie marine.
La Macrochelys temminckii (il nome scientifico) è originaria delle zone paludose del bacino del Mississippi, negli Stati Uniti del Sud. Può raggiungere i 100 kg di peso e il metro e mezzo di lunghezza. Oltre all’abitudine di vivere in ambiente fluviale, è accomunato all’alligatore per il possente morso, in grado di tranciare di netto le dita delle persone.
Tartaruga alligatore scovata a Torino vicino a un parco giochi
Il rettile catturato in Italia dai Carabinieri CITES del Comando di Torino per la Tutela della biodiversità e dei parchi è stato trovato nel Comune di Pianezza, nella città metropolitana del capoluogo piemontese, in un parco frequentato da bambini nei pressi del torrente Rio Fellone.
È stato poi consegnato ai veterinari del Centro Animali Non Convenzionali, con sede a Grugliasco, che lo hanno visitato e lo hanno trovato in salute. La testuggine alligatore è lunga 60 centimetri e pesa circa 15,7 kg. Ora è stata inserita all’interno di uno speciale recinto per animali pericolosi, presente nell’oasi del CANC, in attesa di essere trasferita in un bioparco attrezzato.
Perché la tartaruga alligatore è pericolosa
La detenzione e il commercio di tartarughe non autoctone sono vietati dalla legge sugli animali esotici del 1992. Come hanno speigato i carabinieri del CITES “l’esemplare rientra nelle specie selvatiche che costituiscono un pericolo per la salute e l’incolumità pubblica”.
La testuggine alligatore può causare molti danni all’ambiente, visto che la proliferazione di animali alloctoni può far estinguere le specie locali, occupandone la nicchia biologica, come è avvenuto nel Po con il pesce siluro. E’ anche un problema per l’essere umano, visto che il suo morso è pari a 1.000 psi (libbre forza per pollice). Basti pensare che quello della tigre e della iena maculata arrivano a circa 1.100 psi e quello dei grizzly a 1.160 psi. Solo il coccodrillo del Nilo raggiunge i 5.000 psi.