Una nuova perturbazione atlantica, la tempesta Ciaran, interessa le regioni settentrionali (ma non solo), con forti venti di libeccio e scirocco che daranno più vigore alle precipitazioni. In Friuli-Venezia Giulia chiuse scuole e sospeso il trasporto pubblico locale. In Liguria prevista una “mareggiata storica”, in Toscana raffiche fino a 100km/h. Allarme in Trentino per possibili frane ed esondazioni. A Milano resta l’allerta gialla esondazioni e temporali. Vediamo la situazione regione per regione.
Scuole chiuse giovedì 2 e venerdì 3 novembre a Gorizia (a eccezione di Doberdò del Lago), Udine e Pordenone per l’allerta meteo rossa per criticità idrogeologica elevata diramata dalla Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia già mercoledì 1° novembre Sono previsti valori massimi di precipitazione fino a 300 millimetri in 24 ore, che potrebbero raggiungere i 200 millimetri nelle 12 ore più intense. Chiusi anche i parchi pubblici e sospese tutte le manifestazioni sportive, mentre i servizi di trasporto pubblico saranno interrotti a partire dalle 12. Sospesa la circolazione dei treni (qui le info aggiornate di Trenitalia).
Allerta rossa anche in Veneto, relativamente a quattro bacini (Alto Piave, Adige-Garda e monti Lessini, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Piave pedemontano), per criticità idrogeologica. Sono previsti probabili rovesci anche forti e locali temporali, specie su pianura e costa. L’allerta durerà fino alla mezzanotte di sabato 4 novembre. Nel frattempo, scuole chiuse a Treviso e Belluno su richiesta del presidente della Regione, Luca Zaia. L’indicazione precauzionale per le scuole potrebbe essere data anche per le province di Vicenza e Verona. Sospesi i collegamenti ferroviari col Friuli-Venezia Giulia.
Allerta arancione anche in Lombardia per rischio idrogeologico nella Media-bassa Valtellina, Valcamonica, Laghi e Prealpi orientali, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche. Allerta gialla invece a Milano, che proseguirà fino a venerdì 3 novembre. La raccomandazione per i cittadini è quella di non sostare sotto gli alberi e le impalcature di cantieri, dehors e tende. È importante poi mettere in sicurezza oggetti e vasi sui balconi e tutti i manufatti che possono essere spostati dal vento. Il Centro operativo comunale della Protezione civile è attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi e per coordinare gli eventuali interventi, dopo i disastri causati dall’esondazione del Seveso nei giorni scorsi l’attenzione è massima.
Prorogata anche per venerdì 3 novembre l’allerta arancione per maltempo sull’Emilia-Romagna dati i temporali previsti. L’allarme riguarda la quasi totalità della regione, a eccezione della costa e della pianura romagnola (allerta gialla) e della pianura ferrarese (nessuna allerta). Attenzione massima nelle aree montane per le frane, vista anche l’abbondante pioggia caduta nei giorni scorsi. Al momento non sono previsti timori per esondazioni.
Allerta arancione fino a venerdì 3 novembre anche su tutto il Trentino dopo l’ordinanza emessa dal dipartimento provinciale della Protezione civile. Nella notte, la quota neve si abbasserà gradualmente fino a 1300 – 1500 metri circa o localmente sotto. Con queste precipitazioni saranno probabili smottamenti, ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale, allagamenti, esondazioni, frane e colate rapide.
Allerta meteo arancione anche in Liguria, con l’attenzione rivolta non solo a pioggia e temporali, ma anche al vento forte e alle mareggiate, soprattutto sule coste del Centro e Levante ligure. L’allerta meteo è stata prolungata fino a venerdì 3 novembre. Nelle ultime tre settimane, in alcune zone, sono caduti 700 millimetri d’acqua: il terreno è intriso di pioggia.
In Toscana prosegue l’allerta meteo arancione fino a venerdì 3 novembre. Allarme anche per possibili mareggiate e vento forte, oltre ai temporali.
La Protezione civile del Molise ha diramato un’allerta arancione per venerdì 3 novembre. Secondo gli esperti, dalle prossime ore la regione sarà interessata da venti di burrasca sud occidentali con raffiche fino a tempesta. Le previsioni annunciano cielo nuvoloso con precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, specie sui settori occidentali e a ridosso dei rilievi, con quantitativi cumulati generalmente moderati. Le temperature minime saranno in aumento e il mare da molto mosso ad agitato.
Domani a Napoli scatta la chiusura di scuole di ogni ordine e grado, anche private, e dei cimiteri. E’ quanto prevede un’ordinanza del sindaco Gaetano Manfredi alla luce dell’allerta meteo di colore arancione diramata dalla Protezione civile dalle 21 di stasera e per 24 ore. “Le generali condizioni del tempo previste – è scritto – appaiono molto severe sotto il profilo dello spirare dei venti tenuto conto del monitoraggio delle potenzialità di rischio esistenti”. Di qui l’adozione di “provvedimenti contingibili ed urgenti atti a scongiurare il pericolo a tutela dell’integrità fisica della popolazione cittadina”.
Oltre che a Napoli, scuole e parchi rimarranno chiusi domani in molti Comuni della Campania a causa dell’allerta meteo arancione. A Benevento, il sindaco Clemente Mastella ha firmato un’ordinanza che prevede la chiusura di scuole, parchi e giardini pubblici. Analoga iniziativa da parte del sindaco di Caserta, Carlo Marino. “È prevista la chiusura delle scuole cittadine pubbliche – si legge nella nota del Comune – di ogni ordine e grado compresi gli asili nido comunali, le scuole non statali, le scuole e gli istituti privati, eccetto le università”. Il Comune raccomanda alla cittadinanza di limitare i propri spostamenti. Istituti scolasti chiusi pure a Salerno su decisione del sindaco Vincenzo Napoli. Ordinanze dello stesso tenore sono state firmate da molti sindaci della regione.
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