Un terremoto è stato avvertito oggi pomeriggio, 9 marzo, in provincia Perugia. La scossa, avvenuta a 5km da Umbertide, è stata piuttosto intensa e avvertita in diverse città, fino a Firenze. Ha avuto una magnitudo 4.4 (profondità di 10 km) il sisma registrato alle 16.05. Lo riferisce l’Ingv. Segnalate microlesioni agli edifici, nessun ferito.
In tanti a Umbertide, scrive Perugia Today, e nella zona dell’Altotevere sono usciti dalle proprie abitazioni e si sono riversati per strada per la paura. Molte le telefonate ai vigili del fuoco per chiedere informazioni e segnalare danni ora in fase di valutazione. Secondo quanto diramato dai vigili del fuoco registrato “qualche piccolo crollo legato a edifici fatiscenti”.
Il sindaco del comune epicentro della scossa, Luca Carizia, sentito dall’ANSA, ha riferito che la scossa è stata distintamente avvertita. Sono state immediatamente avviate le verifiche per valutare eventuali danni, a cominciare dall’ospedale e dalle scuole. Il primo cittadino ha detto che al momento non sono arrivate segnalazioni di criticità da parte dei cittadini.
“Paura, ma niente panico” a Umbertide, dicono i cittadini, dopo la scossa avvertita dalla popolazione, anche nei comuni limitrofi. Molte persone sono scese in strada, ma “la situazione è tranquilla”, dicono. “Il mio palazzo ha tremato fortissimo – spiega un uomo – e le finestre sembrava che dovessero rompersi, ma poi non ci sono stati danni, è tutto è posto”.
“E’ stata una scossa forte, forse sussultoria – spiega un altro residente – ed è stata anche piuttosto lunga”. L’epicentro è stato registrato nella frazione di Montecastelli, a circa 5 chilometri dalla città di Umbertide, lungo la statale Tiberina che porta a Città di Castello. Secondo quanto si è appreso in Comune, anche a Città di Castello non si segnalano danni. In corso verifiche tecniche, a cominciare dalle scuole, in tutti i centri vicini.
“E’ stato un terremoto importante, che solitamente si avverte entro un raggio di 100 Km”. Lo afferma Thomas Braun, ricercatore dell’Ingv nella sede di Arezzo. Le segnalazioni sono arrivate da tutto il centro Italia.
“Difficile dire a distanza di così poco tempo di quale faglia si tratti, con molta probabilità è la faglia Alto Tiberina – afferma Braun – è la faglia già nota: la stessa del terremoto di Amatrice, dell’Aquila, Colfiorito e Gubbio”. Una faglia molto attiva che si trova nell’Appennino. “L’appennino è come se fosse spezzato – prosegue Braun – c’è la parte nord orientale si muove verso la zona balcanica con 1 o 2 millimetri l’anno, mentre l’altra parte sta ferma. Per “accomodare” questo stress si verificano i terremoti”.
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