Tre morti in montagna, in Lombardia, nella giornata di oggi. Il primo, un 31enne, è morto sul monte San Primo, in provincia di Como. Gli altri due sono deceduti sulla Grigna Settentrionale in provincia di Lecco. Si tratta di due bergamaschi di 36 e 39 anni.
I due ragazzi di Bergamo sono precipitati durante un’ascensione nella variante Zucchi, nel canale Ovest, a circa 2200 metri di quota. A poca distanza c’erano altri due alpinisti, uno dei quali un soccorritore del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, che stavano percorrendo lo stesso tracciato. A un certo punto però, dopo un passaggio difficoltoso, li hanno persi di vista e allora hanno contattato subito la centrale, dando indicazioni precise. In accordo con il medico, è stata fatta una valutazione approfondita della situazione ed è quindi stato deciso di inviare l’elisoccorso di Como di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza). Il sorvolo ha permesso di avvistare i due alpinisti alla base del canale. Il medico ha accertato il decesso.
Impegnate nelle operazioni anche le squadre della Stazione di Valsassina-Valvarrone. L’intervento si è concluso nel tardo pomeriggio. “Pochi giorni fa in zona – ricordano i soccorritori- c’era stato un altro incidente mortale, con modalità simili. In questo periodo le condizioni di innevamento sono anomale, perché c’è poca neve e si forma del ghiaccio sulle porzioni di roccia più esposte. In particolare, sulla Grigna Settentrionale il canale Zucchi appare innevato ma soprattutto nella parte più in alto è richiesta una grande esperienza, con elevate competenze e soprattutto è necessario procedere legati. Con queste condizioni, per andare in montagna in sicurezza occorre essere molto preparati e consapevoli della situazione”
Il corpo senza vita del terzo escursionista, un milanese di 31 anni, del quale ieri sera i familiari avevano segnalato il mancato rientro a casa, è stato trovato nel primo pomeriggio sul monte San Primo in provincia di Como. Le ricerche del Soccorso alpino, dei vigili del fuoco con le unità cinofile e con il supporto dell’elicottero della Guardia di Finanza sono iniziate in mattinata e si sono concluse con il ritrovamento del cadavere in una zona impervia nel territorio di Bellagio, nelle vicinanze del rifugio Martina, a circa 1.200 metri di quota. La salma è stata quindi riportata a valle con l’elicottero e, successivamente, trasferita in ospedale, dove il magistrato di turno deciderà se effettuare l’autopsia.
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