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Treviso, il mistero della donna trovata morta nel Piave: era scomparsa da giorni

E’ mistero sulla morte di Anica Panfile, una cittadina romena di 31 anni, che aveva fatto perdere le proprie tracce dallo scorso 19 maggio. Il corpo della donna è stato trovato domenica 21 maggio, intorno alle ore 11, da un pescatore in zona Spresiano, nel Trevigiano. L’uomo ha segnalato la presenza di un cadavere con ferite che emergeva parzialmente dalle acque del fiume Piave.

I dettagli del ritrovamento

“Da distante mi sembrava un bambolotto: ho visto una sagoma immobile su un isolotto del Piave. Poi mi sono avvicinato e ho capito che era una donna. Secondo me non è morta annegata…”, ha raccontato il pescatore al Gazzettino. Il corpo presentava delle ferite, dettaglio che, secondo il testimone che ha rinvenuto il corpo, suggerirebbe che non sia morta annegata. Ma sarà solo l’autopsia a fare chiarezza: il pm la disporrà nelle prossime ore.

L’allontanamento da casa, l’appello del compagno e l’ipotesi suicidio

Anica Panfile si era allontana da casa lo scorso giovedì, dopo essere andata al lavoro. Per quattro giorni è stata cercata dal compagno, che ne aveva denunciato la scomparsa. La donna lavorava come domestica in case private e quella mattina sarebbe dovuta andare in un’abitazione di Arcade. Ma così non è stato e non si sono più avute sue notizie. Usava mezzi pubblici e non la macchina, dunque non è chiaro come sia arrivata sulle sponde del Piave, considerando che il punto in cui è stato ritrovato il corpo dista da Arcade circa 9 chilometri.

Anica potrebbe essersi gettata in acqua o essere scivolata, venendo poi trasportata via dalla corrente. Da un primo esame esterno del cadavere le ferite sul corpo sembrerebbero compatibili con una caduta, di natura accidentale o volontaria. Niente che farebbe ipotizzare un omicidio. Non è la prima volta che la donna si allontana da casa, senza avvertire i suoi familiari. Negli altri casi però era sempre tornata dal compagno e dai suoi figli. Questa volta qualcosa è andato diversamente.

L’uomo ha tentato invano di contattarla più volte quel giovedì pomeriggio, tempestandola di chiamate e messaggi. Tutti senza risposta. Alla fine si è presentato al comando dei carabinieri di Treviso per denunciarne la scomparsa. L’appello del compagno, oltre che nella stampa locale, aveva avuto eco sui social, dove lui aveva pubblicato una foto con i dettagli dell’abbigliamento di Anica il giorno della scomparsa: una tuta con felpa con cappuccio di colore grigio e scarpe da ginnastica rosa.

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