Un 40enne di Treviso è indagato perché avrebbe approfittato della morte di un amico per fare shopping online con la sua carta di credito. L’uomo, dopo la denuncia degli eredi del defunto, è finito sotto la lente della Guardia di finanza per il reato di indebito utilizzo di strumenti di pagamento. La somma spesa ammonterebbe a 4mila euro. Il 40enne avrebbe acquistato un iPhone, articoli di abbigliamento e una poltrona.
L’uomo era un conoscente del titolare della carta, un 75enne medico in pensione. Avrebbe utilizzato la carta di credito di cui non era titolare fino a quando non è stata bloccata dalla banca, dopo la notizia della morte del proprio cliente. Le indagini sono nate da una querela presentata dai parenti dell’anziano deceduto che avevano notato movimenti bancari anomali. Acquisti online che sarebbero stati eseguiti dopo il decesso del medico. In un primo momento avevano ipotizzato lo smarrimento e la clonazione della carta.
Il loro sospetto non era certo che un conoscente avesse approfittato della morte dell’anziano per rubare i dati della sua carta di credito e utilizzarla. Pensavano che, come accade comunemente, la carta fosse stata clonata o persa. L’indagato è stato però rintracciato poiché aveva lasciato i propri dati – dal numero di telefono, alla casella di posta elettronica e l’indirizzo di consegna – sul sito in cui aveva effettuato gli acquisti. L’indagato, in caso di rinvio a giudizio, rischia una pena da uno a cinque anni di reclusione e una multa da 310 a 1.550 euro.
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