Trova libretto con mezzo milione di euro dello zio defunto: ma sono passati 10 anni, rimborso prescritto

Trova il libretto dello zio defunto con mezzo milione di euro, ma per Poste è ormai “prescritto” in quanto sono trascorsi oltre 10 anni dall’ultima operazione del proprietario. A raccontare la vicenda è Il Corriere della Sera. L’erede di quel libretto, convinta che la legge sia dalla sua parte, promette battaglia in tribunale. Siamo a Sogliano Cavour, in provincia di Lecce, dove una donna ha chiesto l’aiuto dell’associazione Giustitalia per avere quei 560.178,71 euro.

La scoperta del libretto

Poco prima di Natale, la donna si era recata nella casa ereditata da uno zio defunto (e senza figli), ritrovando in un vecchio mobile un libretto postale di cui risultava legittimo erede proprio il parente deceduto, riportante al 10 dicembre 1993 un saldo di ben 89.419.588 lire. Ha inoltrato via pec una domanda di rimborso a Poste Italiane, che però ha rigettato la richiesta, sostenendo la prescrizione del libretto postale poiché il legittimo titolare o erede non avevano provveduto ad effettuare alcun movimento sin dal 10 dicembre di 30 anni fa

“Per quanto concerne la prescrizione – sostiene l’avvocato Francesco Di Giovanni dell’associazione Giustitalia – in realtà a oggi non risulta ancora maturata, in quanto la prescrizione ordinaria decennale decorre, come sostiene l’articolo 2935 del codice civile, ‘dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere’. Quindi, in questo caso, dal giorno del ritrovamento del libretto stesso, del quale la signora Castelluzzo non aveva mai avuto contezza”. “Oltretutto – aggiunge – il libretto postale in esame non ha alcuna scadenza prestabilita e, quindi, risulta pienamente esigibile con il favore di tutti gli emolumenti di legge”. Per questo gli avvocati hanno deciso di intraprendere un’azione giudiziaria volta ad ottenere il rimborso del libretto vantato dalla donna.
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Silvia Di Pasquale