Trova il libretto dello zio defunto con mezzo milione di euro, ma per Poste è ormai “prescritto” in quanto sono trascorsi oltre 10 anni dall’ultima operazione del proprietario. A raccontare la vicenda è Il Corriere della Sera. L’erede di quel libretto, convinta che la legge sia dalla sua parte, promette battaglia in tribunale. Siamo a Sogliano Cavour, in provincia di Lecce, dove una donna ha chiesto l’aiuto dell’associazione Giustitalia per avere quei 560.178,71 euro.
Poco prima di Natale, la donna si era recata nella casa ereditata da uno zio defunto (e senza figli), ritrovando in un vecchio mobile un libretto postale di cui risultava legittimo erede proprio il parente deceduto, riportante al 10 dicembre 1993 un saldo di ben 89.419.588 lire. Ha inoltrato via pec una domanda di rimborso a Poste Italiane, che però ha rigettato la richiesta, sostenendo la prescrizione del libretto postale poiché il legittimo titolare o erede non avevano provveduto ad effettuare alcun movimento sin dal 10 dicembre di 30 anni fa.
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