Ha ucciso un uomo usando delle forbici e gettandogli acido muriatico in faccia. Successivamente la donna ha chiamato i soccorsi e confessato il crimine ai Carabinieri, ma ha poi rifiutato di fornire ulteriori dettagli, avvolgendosi nel silenzio. Le autorità stanno cercando di comprendere la natura della relazione tra la donna e la vittima, inizialmente scambiati per marito e moglie. Tuttavia, la donna, identificata come Silvia Comelli, arrestata poco dopo l’omicidio, ha negato un legame matrimoniale con Stefano Iurigh, di Bicinicco (Udine), limitandosi a definirlo un amico. Non è escluso che tra loro ci fosse un legame sentimentale. Le motivazioni del delitto sono ancora sconosciute, e gli investigatori stanno focalizzando le loro indagini su questo punto.
Le indagini
L’inchiesta è guidata dal sostituto procuratore Andrea Gondolo, mentre la casa del delitto, situata nel centro di Bicinicco, è stata posta sotto sequestro. Comelli è stata trovata poco dopo l’omicidio vicino alla residenza della vittima, ancora sporca di sangue. Ha contattato personalmente il numero di emergenza per segnalare il crimine e ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e dei soccorsi. Nonostante la sua collaborazione iniziale, la donna ha scelto di non rispondere alle domande del pubblico ministero, preferendo il silenzio dopo essersi consultata con il suo avvocato difensore. È stata quindi incarcerata a Trieste. Le indagini continuano per chiarire il motivo e i dettagli precisi del delitto, mentre vengono effettuati esami tossicologici su entrambi, Comelli e Iurigh, per valutare eventuali influenze di droghe.
Comelli e la vittima si erano incontrati al Sert, dove entrambi cercavano aiuto per problemi di tossicodipendenza. Tuttavia, al momento non è chiaro se la droga abbia giocato un ruolo diretto nel crimine. La vittima, impiegato nel settore cantieristico navale e con frequenti viaggi all’estero, era appena trasferitosi nel piccolo centro friulano dopo una rottura sentimentale.