Shimpei Tominaga, l’imprenditore giapponese di 56 anni, colpito da un pugno mentre cercava di sedare una rissa, è morto oggi all’ospedale di Udine. L’uomo era ricoverato da quattro giorni in terapia intensiva e ieri notte era stata attivata la commissione per l’accertamento della morte cerebrale.
Shimpei Tominaga cercava solo di placare gli animi
Come aveva fatto sapere il procuratore di Udine, Massimo Lia, la posizione di Samuele Battistella, il ventenne di Mareno di Piave (Treviso) che aveva sferrato il pugno, in caso di morte dell’uomo si sarebbe aggravata. Infatti adesso il reato imputatogli è quello di omicidio preterintenzionale. Il ragazzo si trova in carcere a Udine assieme a due coetanei. Sono tutti e tre residenti nel Trevigiano.
Il Sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha espresso “profonda commozione e tristezza” nel rivolgersi “alla comunità per esprimere il più sincero cordoglio per la tragica scomparsa del Signor Shimpei Tominaga. La sua perdita” è “una grave e dolorosa ferita per Udine”. Chi lo conosceva “lo descrive come uomo e imprenditore stimato e rispettato, che ha vissuto a Udine contribuendo con passione e impegno umano e professionale allo sviluppo della città, lasciando la sua impronta nella nostra comunità”, scrive il sindaco.
L’accusa principale è a carico di Samuele Battistella, 20 anni, residente a Mareno di Piave (Treviso), che avrebbe sferrato il pugno. Assieme a lui c’erano Daniele Wedam, 20 anni, e Abdallah Djouamaa, 22 anni, entrambi di Conegliano (Treviso). Il giudice ha anche stabilito per uno dei due giovani ucraini coinvolti nella rissa il divieto di dimora in Friuli Venezia Giulia.