E’ previsto per oggi lo svolgimento dell’autopsia sul corpo di Vanessa Ballan, uccisa a coltellate da Bujar Fandaj, il piccolo imprenditore kosovaro di 41 anni di Altivole (Treviso).
L’esame della vittima sarà condotto dall’anatomopatologo Antonello Cirnelli, incaricato a questo scopo dalla procura di Treviso. Oltre che sul corpo della donna, verranno effettuati esami e accertamenti anche sul feto che portava in grembo, circostanza che rientra tra le aggravanti dell’ipotesi di reato di omicidio volontario.
La circostanza è delicata: la povera Vanessa aveva avuto una relazione sentimentale con l’uccisore, relazione a quanto pare interrotta contro la volontà del Fandaj. Che forse si aspettava di più.
La vittima si era confidata con il marito che le aveva offerto solidarietà e comprensione. Tanto da accompagnarla a denunciare i ripetuti tentativi di intromissione del Balaj, che si presentava all’Eurospin di Riese, dove lei lavorava, anche quattro o cinque volte al giorno.
Un vero e proprio stalking, insulti e minacce di morte compresi. Si discute per questo, anche in sede politica, se le autorità preposte non abbiano sottovalutato il caso. Del fascicolo in questione ha parlato anche il procuratore Martani. “E’ brutto dirlo perché sembra di parlare col senno di poi ma secondo me il divieto di avvicinamento era da chiedere”.