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Violenza sulle donne, per un uomo su 5 il modo di vestirsi può essere provocatorio

Un uomo su cinque (19,7%) pensa che le donne possano provocare la violenza sessuale con il modo di vestirsi (contro il 14,6% delle donne). Il 39,3% degli uomini ritiene che una donna sia in grado di sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole (contro il 29,7% delle donne). Circa l’11% delle persone intervistate – sia donne che uomini – ritengono che una donna vittima di violenza sessuale, quando è ubriaca o sotto l’effetto di droghe, sia almeno in parte responsabile. Circa il 10% ritiene che se una donna, dopo una festa, accetta un invito da un uomo e viene stuprata, sia anche colpa sua.

Questi sono alcuni dei dati provvisori diffusi dall’Istat il 22 novembre e relativi al periodo maggio-luglio 2023 dell’indagine sugli stereotipi sui ruoli di genere e l’immagine sociale della violenza. 

Rapporto di coppia

Un altro campo analizzato dall’Istat è quello del rapporto di coppia. Il 2,3% delle persone intervistate ritiene accettabile sempre o in alcune circostanze, che “un ragazzo schiaffeggi la sua fidanzata perché ha flirtato con un altro uomo”. Per il 4,3% è invece accettabile che “in una coppia ci scappi uno schiaffo ogni tanto”.

Sono il 10,2% le persone che ritengono accettabile che “un uomo controlli abitualmente il cellulare o l’attività sui social della propria partner”. Un’idea condivisa dal 16,1% dei giovani dai 18 ai 29 anni. 

Gli stereotipi dei ruoli di genere

Sui ruoli di genere cresce la consapevolezza delle donne. E’ stato rilevato che tutti gli stereotipi sui ruoli di genere rilevati, seppur continuano ad esserci, sono diminuiti dall’ultima indagine Istat del 2018, soprattutto nelle opinioni delle donne.

Gli stereotipi più comuni sono: gli uomini sono meno adatti delle donne a occuparsi delle faccende domestiche (21,4%); una donna per essere completa deve avere dei figli (20,9%); è soprattutto l’uomo che deve provvedere alle necessità economiche della famiglia (17,2%); è compito delle madri seguire i figli e occuparsi delle loro esigenze quotidiane (20,2%); è l’uomo che prende le decisioni più importanti riguardanti la famiglia (6,3%); una buona moglie o compagna deve assecondare le idee del proprio marito o compagno anche se non è d’accordo (6,5%).

Gli altri dati 

Il 51,1% della popolazione, dai 18 ai 74 anni, quindi circa 1 persona su 2, pensa che la violenza subita dalle donne da parte del proprio partner sia un fenomeno abbastanza subito. È molto diffuso invece per il 28,8% della popolazione.

Sul perché se ne parli invece, il 17,9% ritiene che sia dovuto a un aumento delle violenze, mentre per il 31,4% dipende dal fatto che le donne ora si vergognano meno di quanto accaduto loro e di conseguenza sono disposte a parlarne di più. Per il 23,3% l’aumento della discussione dipende dal lavoro dei media nel diffondere le notizie, e per il 15,8% dalle iniziative di sensibilizzazione e dei servizi a favore delle vittime.

Infine, tra le possibili cause della violenza sono riportate più frequentemente la considerazione della donna come oggetto di proprietà (83,3%), il bisogno dell’uomo di sentirsi superiore rispetto alla compagna (75,9%) o la difficoltà dell’uomo a gestire la rabbia (75,1%).

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