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Wish for a baby, Pd e Lega contro la fiera del bebé: “È spot a maternità surrogata”

È bufera su Wish for a Baby, la convention sulla fertilità “con i migliori esperti di tutto il mondo”, in programma a Milano nel weekend del 20 e 21 maggio. “Ci rivolgiamo a tutti coloro che desiderano creare o ampliare la propria famiglia”, si legge sul sito dell’evento, ma da destra a sinistra non ci stanno e si stringono per l’occasione in un’inedita alleanza Pd-Lega-Fdi-AVS.

Wish for a baby, la fiera della fertilità attaccata da destra e da sinistra

L’obiettivo di Lega e Pd al Comune di Milano è scongiurare il pericolo che l’iniziativa si traduca in una pubblicità alla maternità surrogata, vietata in Italia dalla legge 40/2004, e chiedono l’intervento della Questura. Invoca il prefetto invece Carolina Varchi, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia della Camera e prima firmataria della legge contro la maternità surrogata. Stesso appello dalla capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella che definisce l’iniziativa “la fiera del bebè”. Insomma un no da destra a sinistra all’iniziativa promossa dagli organizzatori come “il primo evento gratuito interamente dedicato alla genitorialità e alla fertilità” che mette a disposizione servizi, informazioni e consigli su tutte le tecniche per diventare genitori, compresa la procreazione assistita. “In realtà – dice Luana Zanella – è una fiera della maternità in provetta che si è già svolta in altre capitali europee”.

Le accuse

Zannella ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute Schillaci “per chiedere iniziative per impedire lo svolgimento della fiera” ed indagare se l’evento violi la legge sulla fecondazione che sanziona qualsiasi forma anche solo di pubblicizzazione della maternità surrogata, nonchè “se risulta che la fiera abbia usufruito di sovvenzioni dirette e indirette da parte di soggetti pubblici”.

La preoccupazione che l’evento nasconda finalità pubblicitarie contrarie alle norme vigenti in Italia ha spinto anche la Lega e il Pd a Milano a chiedere di fare chiarezza. Ad insospettire i diversi schieramenti politici è anche il fatto che, nonostante la Gestazione per altri (GPA) ufficialmente non dovrebbe far parte dei contenuti di ‘Wish for a baby’, l’evento è in programma nello stesso periodo, negli stessi spazi, con le stesse finalità di quello programmato e poi sospeso un anno fa a Milano intitolato “Un sogno chiamato bébé” e che fu annullato in seguito alle proteste di molte associazioni.

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