Zaia ricorda l’ultima eruzione del Vesuvio e il post scatena commenti razzisti contro i napoletani

Una serie di insulti razzisti, alcuni dei quali già rimossi, sono stati rivolti ai napoletani sotto un post di Luca Zaia sui suoi profili social, scatenando immediatamente una polemica politica. Il tutto è avvenuto lunedì quando, in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eruzione del Vesuvio, il presidente del Veneto ha commemorato la tragedia con queste parole: “Era il 18 marzo 1944 quando le popolazioni della provincia napoletana si trovarono ad affrontare il risveglio improvviso del ‘gigante’, il Vesuvio. Dopo le eruzioni del 1906 e del 1929, il vulcano tornò in attività nell’agosto del 1943 con la fuoriuscita di lava dal cratere. Tuttavia, l’eruzione più violenta si verificò nel pomeriggio del 18 marzo dell’anno successivo, accompagnata da forti colate laviche che devastarono completamente i centri abitati di Massa di Somma e San Sebastiano. Si registrarono 47 morti e 12mila sfollati. Altri comuni come Nocera, Pagani, Pompei e Terzigno riportarono ingenti danni. Fortunatamente, Napoli fu risparmiata dalla nuvola di cenere e lapilli grazie alla direzione favorevole dei venti. L’eruzione del ’44 segnò il passaggio del Vesuvio dallo stato di attività a quello di quiescenza”.

Nello spazio dei commenti, alcuni dei numerosi follower di Zaia sui social hanno insultato il ricordo delle vittime dell’eruzione. Alcuni hanno addirittura scritto “vogliamo il bis”, o che “fanno il tifo” per il vulcano. Altri hanno criticato direttamente Zaia, chiedendo di cambiare argomento o di occuparsi delle questioni del Veneto, come le inondazioni previste per l’inverno 2024. I commentatori si sono anche scontrati tra loro, con frasi come “il provincialotto non vede mai oltre il proprio orticello, vero?”. Inoltre, c’è chi ha criticato i campani per la loro gestione del territorio, sottolineando che continuano a costruire case sulle pendici del Vesuvio nonostante il rischio di una futura eruzione. Nel frattempo, il deputato dell’alleanza tra Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, di Napoli, ha espresso il proprio disappunto e ha chiesto chiarimenti, ritenendo che Zaia abbia deliberatamente incitato all’odio contro i meridionali nel suo post.
 
 
 
 
 

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Filippo Limoncelli