Aereo con 72 a bordo precipita in Nepal, almeno 68 morti, nessun italiano, in fiamme i due spezzoni del relitto

Un aereo è precipitato in Nepal domenica mattina: almeno 68 dei 72 che erano a bordo sono morti. Il volo della Yeti Airlines era partito dalla capitale, Kathmandu e stava per atterrare a Pokhara, località turistica.  Fra i passeggeri, in maggioranza nepalesi, c’erano 15 stranieri ma nessun italiano.

Il tempo era buono e il cielo pulito, a quanto ha riferito Jagannath Niroula, portavoce della Autorità nepalese per l’aviazione civile.

Fra quanti si trovavano a bordo dell’aereo caduto, oltre ai 4 dell’equipaggio, c’erano 2 bambini e 5 indiani, 4 russi, un irlandese, 2 coreani, un qustraliano, un francese e un argentino.

L’aereo, un ATR72, era vecchio di 15 anni, secondo il sito FlightRadar24. Lo ATR72 è un tipo di aereo molto diffuso, bimotore turbo elica prodotto da una  joint venture fra Airbus e l’italiana  Leonardo. Yeti Airlines ha una flotta di sei aerei.

Centinaia di volontari sono impegnati nella ricerca di superstiti, o di altri morti, sulla collina dove l’aereo è caduto. La tv locale ha messo in onda immagini di soccorritori che arrancano attorno agli spezzoni dell’aereo. Attorno al relitto, parte del terreno appariva bruciato, con lingue di fiamma ancora visibili.

Che l’aereo era in fiamme lo ha confermato un funzionario di polizia sul posto, aggiungendo che i soccorritori incontravano difficoltà nel raggiungere il punto dove è finito l’aereo, in una gola fra due colline in prossimità dell’aeroporto. Metà del velivolo è sulla collina, l’altra è adagiata nel letto di un fiume, in fondo a una gola.

L’Autorità aeronautica ha precisato in un comunicato che dalla cabina di pilotaggio del velivolo avevano preso contatto con la torre di controllo dell’aeroporto alle 10:50 a.m. locali (0505 GMT), “Subito dopo l’impatto”.