“Purtroppo è stato ritrovato senza vita il corpo di Angelo Zen. Abbiamo già provveduto ad informare la famiglia e attraverso la nostra Ambasciata in Turchia ad avviare le procedure di rientro della salma in Italia. Mi stringo al dolore dei suoi cari”. Lo scrive il ministro Antonio Tajani in un tweet.
Angelo Zen, consulente orafo veneto 60enne, era in Turchia per lavoro quando si è verificato il tremendo sisma che ha sconvolto il sud del Paese, al confine con la Siria. Secondo gli ultimi contatti avuti con i familiari era a Kahramanmaras, la città turca di un milione di abitanti, epicentro del sisma, rasa al suolo dalla scossa. Lì la mattina successiva all’ultimo contatto avrebbe dovuto incontrare un socio turco per discutere di lavoro. L’uomo risiedeva a Maerne di Martellago, nel veneziano, insieme alla seconda moglie, e per giorni si era sperato che fosse tra i sopravvissuti.
Solo ieri, rispondendo ad una domanda, Tajani aveva dichiarato: “Angelo Zen non risponde all’appello, non è stato trovato tra le vittime quindi non sappiamo che fine abbia fatto. Continuano le ricerche”. Tajani aveva ricordato che l’Unità di crisi aveva mandato sul posto “una squadra specializzata per cercare di individuarlo”. Ed oggi la tragica notizia che però, visto l’alto numero di vittime del sisma, in molti si aspettavano.
Sono almeno 36.187 le persone che hanno perso la vita in Turchia a causa del terremoto. Lo ha reso noto l’agenzia turca per i disastri e le emergenze Afad. L’Onu ha intanto lanciato un appello per raccogliere 1 miliardo di dollari: “Oggi le Nazioni Unite lanciano un appello umanitario per 1 miliardo di dollari di aiuti per la popolazione della Turchia dopo uno dei più devastanti terremoti che hanno colpito il paese in un secolo”. L’annuncio è stato lanciato dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Che ha aggiunto: “Il finanziamento, che copre un periodo di tre mesi, assisterà 5,2 milioni di persone“.