Cancro e leucemia per i pompieri di Londra che domarono il rogo alla Grenflell Tower nel 2017, già 12 casi

Cancro è la medaglia che la vita ha riservato ai vigili del fuoco che hanno salvato molte vite nellaimmane sciagura dell’incendio della Grenfell Tower a Londra.

A loro viene diagnosticato un cancro terminale. 5 anni fa erano accorsi per domare l’incendio scoppiato a Londra nella notte del 14 giugno 2017 che distrusse un intero palazzo di 24 piani, la Grenfell Tower, causando la morte di 72 persone. Ora, uno dopo l’altro, si stanno ammalando di cancro.

Un’indagine del Mirror ha portato alla luce quanto era stato tenuto segreto. Una dozzina di vigili del fuoco, alcuni di appena 40 anni, sono affetti da rari tumori legati agli alti livelli di esposizione a sostanze contaminanti durante il salvataggio. La maggior parte sembrano essere tumori all’apparato digerente e leucemia, per i quali non esiste una cura certa. Si teme che questo potrebbe essere solo la punta dell’iceberg perché alcuni tumori impiegano fino a 25 anni per apparire.

Si calcola che i vigili del fuoco che hanno partecipato alle operazioni di spegnimento nella Grenfell Tower, tra quanti hanno lavorato dentro e fuori la Torre, durante e dopo l’incendio, siano stati circa 1.300.

Secondo le testimonianze molti hanno indossato le tute contaminate per più di 10 ore ed alcuni sono rimasti nel seminterrato del palazzo, invaso dal fumo, fino a 6 ore.

Inoltre, uno studio della University of Central Lancashire del 2019 ha rilevato elevate concentrazioni di sostanze chimiche cancerogene, come il benzene, nei campioni di carbone dei pannelli isolanti utilizzati sulla torre, nel suolo e nei detriti entro 200 metri dall’edificio.

La ricerca dimostra, secondo un funzionario, come i vigili del fuoco soffrano e muoiano di cancro, ictus, malattie cardiache e malattie mentali a causa della pericolosità del loro lavoro e del forte stress conseguente. Ma dimostra anche come questi siano lasciati all’oscuro delle conseguenze derivanti da determinati comportamenti sul lavoro e denuncia le carenze organizzative rispetto ad una sorveglianza sanitaria regolare e ad un adeguato monitoraggio delle esposizioni nel Regno Unito.

Tutti hanno negli occhi le immagini inquietanti che mostrano i vigili del fuoco coraggiosi ed esausti seduti fuori alla Grenfell Tower. E queste immagini, ora, assumono un significato più sinistro.

Alcune mostrano i vigili del fuoco in DPI, coperti di fuliggine, che bevono e mangiano e, come riportato da una fonte al Mirror, questo potrebbe aver contribuito al sorgere di tumori digestivi. Altri, hanno continuato a lavorare nei giorni successivi all’incendio senza indossare alcuna protezione.

Molte, le dichiarazioni dei vigili presenti sulla scena del disastro che riflettono preoccupazioni, ansie, timori per i figli piccoli che vorrebbero veder crescere e confermano quanto era già emerso. I primi arrivati a North Kensington sono rimasti bloccati nel parcheggio sotterraneo, hanno respirato tossine e fumo ed ora rischiano o hanno già sviluppato connessi disturbi, pur, alcuni di loro, non avendo mai fumato in tutta la vita.

Ma questo lavoro non provoca solo malattie fisiche. Sono in aumento anche i problemi mentali.

I vigili ai quali viene diagnosticata una malattia polmonare, un cancro o altro vengono rimossi dal servizio ma relegati in un limbo che aumenta a dismisura paure ed incubi.

Normalmente, quando scoppia un incendio, i vigili del fuoco stanno sulla scena mai oltre le 4 ore e se l’esigenza richiede un tempo superiore arrivano gli equipaggi di soccorso.

A Grenfell i pompieri hanno combattuto contro il fuoco per 8 ore e la maggior parte degli equipaggi iniziali erano lì da circa 12 ore e dunque sono stati completamente esposti ai contaminanti.

Lo studio ha rilevato che:

  • oltre il 4% dei vigili del fuoco intervistati ha una diagnosi di cancro;
  • nelle persone tra i 35 e i 39 anni il tasso era fino al 323% superiore a quello della popolazione generale
  • i vigili del fuoco che hanno servito per più di 15 anni hanno 1,7 di probabilità in più di sviluppare il cancro rispetto a coloro che hanno servito per meno tempo.

 

 

 

 

 

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Maria Vittoria Prest