Ostaggi, clamorosa apertura di Hamas: sì al negoziato anche senza una tregua permanente; senza cioè il “cessate il fuoco“ duraturo. Ora si aspetta la risposta di Netanyau. Il primo ministro ha comunque già ribadito che qualsiasi accordo di cessate il fuoco deve consentire ad Israele di riprendere i combattimenti finché i suoi obiettivi non saranno raggiunti la situazione resta un stallo. A nove mesi dall’inizio della guerra la tragedia nella Striscia di Gaza è sempre più grave è indecifrabile. Con un bilancio spaventoso: 381.000 persone uccise, almeno 88 mila feriti, centinaia di migliaia di sfollati. Uno scenario che sembra non avere mai fine.
Ultime dal Medio Oriente in fiamme: un membro del movimento sciita libanese Hezbollah è stato ucciso nella notte in Libano durante gli attacchi israeliani. Inoltre Hamas ha annunciato che nella notte di domenica 4 persone sono state uccise in un edificio scolastico adibito a rifugio per gli sfollati, mentre l’esercito israeliano sostiene di aver preso di mira “ terroristi”. Il Patriarcato latino a Gaza City nelle ultime ore ha fatto conoscere la sua “vivace preoccupazione” precisando che l’edificio “dall’inizio della guerra era luogo di rifugio per centinaia di civili. Nessun personale religioso risiede nella scuola”. E ha aggiunto: ”Bisogna condannare con la massima fermezza gli attacchi civili o qualsiasi azione bellica che non garantisca la permanenza dei civili fuori dalla scena del combattimento”.
Mentre a Tel Aviv i manifestanti israeliani hanno protestato per le vie anche di Gerusalemme cantando “non ci arrenderemo”, proseguono i negoziati di pace al Cairo. Lo afferma il sito web di informazione Walla. Una delegazione israeliana guidata da Ronel Bar (direttore dell’agenzia di sicurezza Shin Bet) prenderà parte ai colloqui sull’accordo con Hamas per una tregua nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi. Sul tavolo anche le trattative sul futuro controllo del valico di Rafah, tra l’Egitto e l’enclave palestinese. Anche il capo della CIA, William Burls e i suoi omologhi del Mossad e dell’Intelligence egiziana, con il primo ministro del Qatar, si incontreranno a giorni a Doha per discutere di un potenziale accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco.
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