L’attore americano Danny Masterson, star della serie tv “That ’70s show”, è stato condannato a 30 anni di carcere per stupro. A giugno, il tribunale di Los Angeles lo aveva ritenuto colpevole di due su tre capi di imputazione per stupro e il giudice ha emesso la sentenza.
Ad accusarlo tre donne, tutte ex aderenti a Scientology, di cui Masterson era un esponente in vista: circostanza che, secondo l’accusa, l’avrebbe aiutato ad evitare ogni forma di responsabilità. Gli episodi contestati sarebbero avvenuti nella sua casa a Hollywood tra il 2001 e il 2003.
Durante l’udienza, che si è svolta parzialmente a porte chiuse per tutelare la privacy delle vittime, Masterson ha ascoltato in silenzio le accuse, sempre respinte, di una delle vittime: “E’ un uomo orribile e violento”. “Non ha dimostrato alcun briciolo di rimorso di coscienza per il dolore che ha causato”, ha affermato la seconda donna: “Mi dispiace non averlo denunciato prima”.
Prima delle aggressioni sarebbero state entrambe costrette ad assumere della droga. Anche se la condanna ha recato a loro “un po’ di sollievo”, su tutta la vicenda ha pesato l’ombra di Scientology che, come scriveva Variety lo scorso ottobre, avrebbe fatto pressione sulle vittime, i loro familiari e sulle forze dell’ordine per far decadere le accuse.
Durante il processo una delle donne ha dichiarato di aver perso fiducia nella vita e di essere stata ostracizzata dalla chiesa dopo aver deciso di denunciare nel 2004 quanto subìto: “Mi sono trovata a dover ricominciare tutto daccapo a 29 anni. Ho perso tutto. Ho perso la mia religione. Ho perso la mia capacità di contattare chiunque avessi conosciuto o amato per tutta la vita”.
“So che lei è seduto qui fermo nelle sue affermazioni di innocenza, e quindi senza dubbio si sente vittima di un sistema giudiziario che l’ha delusa”, ha detto la giudice Olmedo all’attore prima di emettere la sentenza. “Ma Mr. Masterson, lei non la è la vittima, qui. Le sue azioni di 20 anni fa hanno portato via la voce ad un’altra persona. In un modo o nell’altro dovrà venire a patti con le sue azioni del passato e con le loro conseguenze”.
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